Il governo argentino sta cercando di fermare la recente impennata del tasso di scambio del dollaro blu, ovvero il costo del dollaro USA nei settori informali dello Stato.
La Banca centrale argentina ha approvato una dichiarazione che vieta alle imprese e alle persone che hanno acquistato criptovalute di ottenere dollari al tasso di cambio formale.
Secondo le fonti, la serie di nuovi vincoli sarebbe finalizzata a chiudere la scappatoia che alcune organizzazioni utilizzano per avvantaggiarsi acquisendo dollari a basso costo al tasso di cambio formale e poi utilizzandoli per acquistare cripto per scambiarli a un prezzo maggiore.
Per evitare le situazioni citate, la Banca centrale argentina ha imposto anche un nuovo vincolo che vieta agli acquirenti di questi dollari di acquistare qualsiasi criptovaluta entro 90 giorni dalla transazione.
Le reazioni degli argentini sono state prevalentemente negative, con alcuni che hanno messo in dubbio l’efficacia di una simile misura.
La misura è entrata in vigore il 22 luglio e gli argentini stanno già cercando di abbandonare le transazioni tradizionali, che devono notificare gli scambi di criptovalute, per orientarsi verso le transazioni P2P, dove gli scambi possono essere segreti tra le parti coinvolte.
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