Venerdì il dollaro è sceso ai minimi di tre settimane in un contesto di scambi incerti, mentre le preoccupazioni degli investitori per il crollo del dollaro hanno prevalso sull’inflazione in un mix di dati economici.
Secondo gli analisti, a fine mese c’è stata una forte ricomposizione delle posizioni.
Inizialmente, i dati economici statunitensi hanno mostrato che l’inflazione ha continuato a salire a giugno, mantenendo la Fed sulla buona strada per aumentare i tassi quando lo riterrà necessario.
L’indice dei prezzi delle spese per i consumi personali ha registrato un balzo dell’1,0% il mese precedente. Si è trattato dell’aumento più consistente dal settembre 2005 a maggio, seguito da un aumento di circa lo 0,6%. Sui 12 mesi, l’indice dei prezzi delle spese per consumi personali ha registrato il maggior incremento del 6,8% dal gennaio 1982.
Escludendo le componenti volatili dell’energia e degli alimenti, l’indice dei prezzi PCE, dopo essere salito dello 0,3% a maggio, è salito allo 0,6%.
Il dollaro è aumentato grazie ai dati sull’inflazione, ma i guadagni sono terminati con il rapporto finale dell’Università del Michigan che ha mostrato che le aspettative di inflazione dei consumatori sono diminuite a luglio.
Il presidente della Fed, Jerome Powell, ha sottolineato che il sondaggio universitario del mese scorso è stato uno dei principali fattori che hanno spinto il dollaro ad assumere una posizione di maggiore apertura nei confronti dei tassi.
Il biglietto verde è stato inoltre considerato al ribasso dai dati che mostrano il calo dell’indice manifatturiero di Chicago a un minimo di 2-3 mesi di 52,1 da un precedente calo di 56,0, secondo Action Economics.
Nelle contrattazioni pomeridiane, l’indice del dollaro USA è scivolato da 105,89 a 0,3% rispetto al paniere delle sei principali valute. Inizialmente è scivolato a un minimo di 3 settimane di 105,53.
Il capo stratega di mercato di Corpay, Karl Schamotta, ha dichiarato che i trader si stanno impegnando per la fine dei trimestri, preparandosi a un momento in cui i tassi di crescita e gli aumenti dei prezzi si attenueranno, facendo scendere le differenze di interesse contro il dollaro.
Ha aggiunto che il rapporto sull’occupazione della prossima settimana si profila come un potenziale catalizzatore di instabilità, e nessuno vuole essere colto in fallo se la formazione dell’occupazione rallenta oltre le aspettative.
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA A PAGAMENTO
Editoriale il Cittadino Srl e la testata Il Cittadino non si assumono alcuna responsabilità per il testo contenuto in questo publi-redazionale (che è realizzato dal cliente) e non intendono incentivare alcun tipo di investimento.