Il dollaro USA è sceso lunedì negli scambi europei, raggiungendo i massimi di un anno. D’altro canto, l’euro è balzato al di sopra della parità in vista delle riunioni della Banca Centrale Europea della settimana.

Il Dollar Index, alle 02:55 MET, che scambia il biglietto verde contro altre sei valute, è sceso a 107,588 dallo 0,3%, scendendo dal massimo di due decenni di 109,290 della scorsa settimana.

La scorsa settimana l’indice del dollaro è salito al livello più alto dal 2002 in seguito alla pubblicazione dei dati sui prezzi al consumo che mostrano un’inflazione che corre al ritmo più veloce degli ultimi quattro decenni.

Tuttavia, le aspettative di una stretta di dimensioni eccezionali da parte della Federal Reserve nella riunione di fine luglio sono state smorzate. Il governatore della Fed Christopher Waller e il presidente della Fed di St. Louis James Bullard, entrambi noti falchi, sono favorevoli a un rialzo di 75 punti base questo mese. Allo stesso tempo, venerdì le aspettative di inflazione a 5 anni del Michigan sono scese al 2,8% per luglio dal 3,1% di giugno.

In vista della riunione della Banca Centrale Europea di giovedì, quando si prevede che i funzionari inizieranno il ciclo di rialzo dell’Europa con un aumento di 25 punti base, la coppia EUR/USD è aumentata dello 0,2% a 1,0109, allontanandosi dalla parità.

Tuttavia, visti i disordini politici in corso in Italia dopo l’uscita del primo ministro Mario Draghi la scorsa settimana, quando uno dei partiti della sua ampia coalizione, il Movimento 5 Stelle, ha rifiutato di sostenere il governo in un voto di fiducia parlamentare, la pressione potrebbe facilmente tornare su questa coppia.

La stabilità dell’indebitata nazione, e quindi dell’euro, è in pericolo se il Presidente Sergio Mattarella rimane aggrappato alla sua posizione. Mattarella ha respinto le sue dimissioni e ha convocato l’ex capo della BCE in Parlamento la prossima settimana.