Non è un momento facile per il rublo, che crolla in concomitanza con il galoppare dell’inflazione: nonostante l’economia russa abbia tenuto testa alle sanzioni provenienti dall’Occidente, adesso è il rublo ad avere la peggio.

Ma a cosa è dovuta questa situazione e quali saranno le sue conseguenze? Intanto ecco le prevendite di criptovalute preferite in Russia: yPredict, Launchpad e Chimpzee.

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Il rublo registra il valore più basso dall’inizio della guerra in Ucraina

A gennaio del 2022 il cambio dollaro/rublo era pari a un dollaro per 66 rubli, mentre con l’invasione in Ucraina il crollo della moneta era stato tale da portare a un rapporto di 130 rubli per un dollaro. Nonostante questo, la banca centrale russa era stata in grado di stabilizzare il valore della moneta, che si attestava tra i 0,50 e i 0,60 dollari.

Dall’inizio del 2023, tuttavia, il rublo ha subito una caduta pari al 25%, infatti per fare un dollaro servono 101 rubli, per un euro 110,73. Come conseguenza di tutto ciò, la direttrice della banca centrale russa, Elvira Nabiullina, ha convocato una riunione di emergenza, avvenuta il 15 agosto.

Secondo la Nabiullina, potrebbe essere necessario aumentare i tassi di interesse per stabilizzare la crescente inflazione ma, in ogni caso, questa situazione non minaccerebbe la stabilità finanziaria della Russia. Non la pensano così, invece, alcuni esperti dell’Occidente, che vedono il prospettarsi di una serie di conseguenze. 

Perché il rublo è crollato?

Naturalmente la guerra in Ucraina ha le sue responsabilità, infatti il rublo è crollato proprio in conseguenza all’aumento delle spese da sostenere per la difesa: Mosca ha intenzione di incrementare proprio le spese militari e portarle oltre i 100 miliardi di dollari nel 2023.

Secondo l’economista Politano, la Russia deve affrontare un Pil fermo, causato dall’aumento dei costi della guerra; l’ex ministro russo Milov, in esilio, sostiene inoltre che il paese debba affrontare una “carestia valutaria”, dato che la valuta che entra in Russia è sempre di meno.

Voce fuori dal coro è Oreshkin, consigliere economico di Putin, che invece ritiene che questo crollo sia dovuto a una politica monetaria non troppo rigorosa e che sostiene anche che la banca centrale russa abbia tutti gli strumenti per bloccare e normalizzare questo crollo.

Cosa accadrà in seguito al crollo del rublo?

A differenza di ciò che pensa il presidente Putin, ovvero che le sanzioni occidentali non abbiano grossa incidenza sul rublo, la popolazione russa si trova già a combattere con il caro vita e questo ulteriore crollo della moneta non farà altro che far impennare l’inflazione.

Le conseguenze saranno un ulteriore aumento del caro vita e l’impoverimento massivo della popolazione: la guerra non accenna a fermarsi, anzi, e non porta solo a ulteriori morti ma anche al logoramento dell’economia, che potrebbe portare a delle rivolte in Russia.

Le prevendite di criptovalute di maggior successo in Russia

In questa situazione estremamente incerta, i russi si sentono più sicuri nell’investire in asset digitali: in particolare, sono tre le prevendite nelle quali si concentrano maggiormente e che stanno riscuotendo maggior successo un po’ dappertutto.

Il primo è yPredict, ovvero un progetto basato sull’intelligenza artificiale, che vuole aiutare tutti gli investitori a scegliere i migliori asset sul mercato. Per fare questo mette a disposizione modelli predittivi all’avanguardia, creati da analisti, ai quali gli utenti possono abbonarsi su base mensile.

Altri tool messi a disposizione sono le analisi, quella tecnica e quella del sentiment del mercato, che consente di capire quali asset sono sulla cresta dell’onda, tra crypto e NFT. YPRED è il token di utilità del progetto, indispensabile per accedere a tutte le funzioni premium.

Attualmente in prevendita a $0,1, può essere messo in stake e consentire di ottenere anche delle entrate passive: si tratta di un token che potrebbe dare grandi ritorni una volta listato sugli exchange.

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Launchpad XYZ è un progetto incentrato sul web 3 e che mette a disposizione degli investitori vari tool utili per fare trading. Tra questi spiccano il marketplace con varie tipologie di asset, il terminale di trading personalizzato e un DEX dedicato agli NFT.

La blockchain di Ethereum funge da base per la piattaforma, che consente agli utenti di eseguire una grande varietà di funzioni come individuare tutti gli asset NFT dei mercati, scoprire NFT sottovalutati o emergenti, creare una galleria NFT personalizzata, avere accesso a sconti esclusivi per gli acquisti di NFT e così via.

Inoltre, Launchpad XYZ mette a disposizione un wallet web 3 per facilitare la registrazione dell’account per i nuovi utenti su varie piattaforme. Il token nativo del progetto è LPX ed è in prevendita al costo di $0,0445. Anche questo token ha una reale utilità, non solo perché viene usato per le operazioni sulla piattaforma ma anche perché può essere messo in stake.

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Chimpzee è un progetto green, anch’esso basato sul web 3, che usa la tecnologia blockchain e vuole salvaguardare l’ambiente e le specie in via d’estinzione, coinvolgendo gli utenti e dando in cambio dei guadagni attraverso tre metodi: lo shop-to-earn, il trade-to-earn e il play-to-earn.

Gli investitori possono ottenere un reddito passivo tramite lo shop di Chimpzee, che permette di guadagnare token CHMPZ quando acquistano prodotti nel negozio; tramite il marketplace possono ottenere una parte delle commissioni di trading se detengono un NFT Passport Diamond; giocando allo Zero Tolerance Game, infine, possono guadagnare token CHMPZ man mano che avanzano nei vari livelli. 

CHMPZ, il token nativo, è attualmente in prevendita al costo di $0,00085 prima del prossimo aumento. Finora la prevendita ha raggiunto $1,9 milioni, a testimonianza del riscontro che ha da parte degli investitori e che mette le basi per futuri ritorni importanti. 

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