I dati relativi alle forti vendite al dettaglio sono un’eccezione al rialzo dei tassi?

La frase “Mai essere contro il consumatore americano” si sente in strada, ed ecco perché, secondo i dati di giugno. 

Ieri, il membro della Fed, Christopher Waller, ha dichiarato che nonostante i quarant’anni di letture elevate dell’indice dei prezzi al consumo, pari al 9,1% annuo, è ancora favorevole a un rialzo di 75 punti base in occasione del prossimo FOMC di fine luglio. Ha inoltre osservato che se le vendite al dettaglio di giugno e i dati sulle abitazioni dovessero risultare materialmente più forti del previsto, si propenderebbe per il massimo rialzo. All’inizio di oggi, i dati sulle vendite al dettaglio di giugno hanno mostrato che il numero principale è aumentato dell’1% rispetto al -0,85% di maggio. Inoltre, la stampa Ex-Autos è stata troppo 1% MdM contro lo 0,6% MdM altamente atteso rivisto per +0,1%, MdM per maggio.

La coppia USD/JPY è aumentata da quando ha superato 116,35 l’11 marzo. Il 9 maggio si è spostato a 131,33 quando è diventato ovvio che i dati sull’inflazione statunitense avrebbero portato la Fed ad aumentare gli interessi. USD/JPY è tornata in una formazione a cuneo discendente perché l’RSI è entrato in territorio di ipercomprato. Il 31 maggio USD/JPY è uscito dal cuneo e ha continuato a salire. Il 14 luglio la coppia ha raggiunto il livello più alto a 138,94 dal settembre 1998. Tuttavia, l’RSI sta nuovamente divergendo con il prezzo in sovraccarico. 

Significa che il prezzo è di nuovo pronto per una correzione prima dei massimi del settembre 1998 a 139,91?

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA A PAGAMENTO
Editoriale il Cittadino Srl e la testata Il Cittadino non si assumono alcuna responsabilità per il testo contenuto in questo publi-redazionale (che è realizzato dal cliente) e non intendono incentivare alcun tipo di investimento.