Come la psicologia può aiutare i giochi blockchain?

Gli NFT nei giochi hanno suscitato reazioni contrastanti, molti gamer li odiano. Cosa può fare il settore?

Nel 2021 gli NFT hanno conosciuto un boom impressionante, sembravano stessero per sconvolgere il settore dell’arte e si preparavano a fare lo stesso con altri settori, inclusi i giochi. Anche allora, tuttavia, l’esplosione di NFT nella scena della creazione di giochi ha suscitato un mix di reazioni, dall’entusiasmo delle case produttrici al rifiuto di molti giocatori.

Per il settore dei giochi la sfida è sviluppare giochi creativi e interattivi incentrati su un modello sostenibile per NFT e play-to-earn (P2E) che migliorino l’esperienza di gioco piuttosto che infastidire i giocatori: spunti di riflessione e strategie su come creare un modello del genere possono essere trovate nella psicologia del giocatore.

Le tipologie di giocatori di Bartle

Uno dei punti di riferimento per sviluppare un gioco – fonte di ispirazione per tanti giochi sviluppati recentemente – è lo studio del giocatore e la sua suddivisione in categorie di Richard Bartle che divide i giocatori in quattro categorie: socializzatori, esploratori, realizzatori e assassini.

Questa classificazione può aiutare gli sviluppatori di giochi a sfruttare in modo più efficace i token non fungibili (NFT) nella creazione di giochi crypto e blockchain. Nonostante si tratti di un saggio del 1996, quando gli NFT non esistevano, la posizione di Bartle sulla tipologia di gamer è ancora significativa oggi in cui il mobile gaming è la forza trainante del settore.

Alcuni hanno sostenuto che l’incursione di Bartle nella psicologia dei personaggi del gioco non è attuale più di due decenni dopo perché era basata sulla sua esperienza nella progettazione dei giochi Multi-User Dungeon (MUD). Ma nonostante l’evoluzione del settore e la diversità dei generi e dei sistemi di gioco, la sua analisi fornisce una comprensione unica di come e se gli NFT possono essere implementati per migliorare l’esperienza di gioco. Questa analisi è radicata nella psicologia umana, che rimane la stessa. Nonostante i progressi tecnici e un’offerta di giochi molto più ampia, le motivazioni umane per giocarci non sono cambiate.

Socializzatori

Questa è la categoria più numerose secondo Bartle perché include tutti i giocatori che amano interagire con altri giocatori. Amano frequentare gilde di gioco, forum e gruppi dove poter parlare dei loro temi preferiti. Sono presenti sui social media e, in generale, la socializzazione li spinge e li motiva ulteriormente a giocare. Questa tipologia di giocatori non può fare a meno del coinvolgimento sociale perché è attraverso la socializzazione che riescono a raggiungere i loro obiettivi. 

Gli NFT potrebbero entrare in gioco, è il caso di dirlo, in molti modi qui, dall’appartenenza a comunità basate su NFT alla collaborazione per creare NFT più preziosi e rari. Questo concetto potrebbe funzionare bene in una vasta gamma di giochi, dai classici, come il multiplayer online RuneScape, ai successi più recenti, come Marvel’s Avengers.

Esploratori

Gli esploratori sono giocatori che prima di tutto sono interessati ad esplorare mondi aperti e vivono per easter egg e aree nascoste. Gli esploratori amano l’avventura e indagano in ogni angolo della mappa del gioco per scoprire quante più informazioni e tesori possibili. Ciò non si manifesta solo nell’esplorazione della geografia del gioco, ma può anche riferirsi all’esplorazione dei sistemi e dei meccanismi del gioco.

Questo tipo di giocatore si diverte a scoprire segreti nascosti mentre costruisce la conoscenza del modo in cui funziona il gioco. Probabilmente apprezzerebbero ricompense NFT uniche per scoprire alcune delle aree meglio nascoste nel mondo di gioco, come il famoso livello delle mucca di Diablo o la cripta di Karazhan di World of Warcraft.

Realizzatori

I realizzatori sono giocatori che vogliono che tutti sappiano e riconoscano che sono bravi a qualunque gioco giochino. Queste sono le persone per cui sono stati progettati i trofei di Playstation e gli obiettivi di Steam. Vogliono mostrare alla comunità tutti i loro progressi e tutti i livelli che hanno raggiunto.

Questi giocatori dovrebbero amare gli NFT che, grazie alla loro unicità, mostrano agli altri il proprio status. Dagli avatar NFT da utilizzare nel gioco e sui social media alle skin per armi uniche fornite come ricompensa in un torneo, c’è davvero una quantità infinita di possibilità.

Killer

I killer sono giocatori che si concentrano sull’esperienza giocatore contro giocatore. Sono competitivi e amano vincere, ma provano ancora più piacere nel fatto che il loro avversario abbia perso. Sono generalmente interessati a giochi più orientati al combattimento come Battlefield o Modern Strike Online.

Gli sviluppatori possono soddisfare questo atteggiamento bellicoso privilegiando, per esempio, 

il controllo del territorio basato su NFT, ottenuto solo attraverso battaglie di clan e NFT che rappresentano le killcam e i momenti di gioco più memorabili. Con questa tipologia di giocatori, gli NFT possono essere usati come un modo per esibire i loro successi sui concorrenti.

Molti giochi NFT si concentrano su problemi da risolvere o su quale nicchia vogliono riempire, ma forse gli sviluppatori e gli studi dovrebbero concentrarsi sul tipo di persona che vuole giocare ai loro giochi. Poiché i giochi per dispositivi mobili e quelli per console competono per un gruppo sempre crescente di giocatori con diverse caratteristiche, la comprensione delle diverse tipologie può offrire informazioni migliori su come integrare meglio gli NFT nei giochi in un modo che attiri i clienti e non li infastidisca.

RobotEra, nuovo gioco metaverso e NFT

Uno dei giochi più recenti che sta per essere lanciato è RobotEra, simile a The Sandbox. Si tratta di un metaverso rappresentato da un pianeta distrutto da una guerra che va completamente ricostruito. A farlo saranno dei robot.

I robot sono avatar del giocatore che dovranno partire dalla creazione del terreno sul quale edificare poi ogni sorta di infrastruttura. Tutti questi elementi di gioco sono NFT: il giocatore può sprigionare la sua fantasia e creare qualsiasi struttura voglia grazie a un editor di facile utilizzo per tutti.

Poiché si tratta di un play to earn, in questo mondo virtuale il giocatore ha diverse occasioni per guadagnare il token nativo TARO, attualmente in prevendita.

Per esempio può esplorare spazi speciali e ricevere ricompense, estrarre risorse dal terreno ma, soprattutto, può creare eventi di qualsiasi tipo e ospitare altri giocatori dietro pagamento. Può anche noleggiare il proprio terreno ad aziende interessate a fare pubblicità. Il token TARO, inoltre, può essere messo in stake e generare un reddito passivo.

I.P.

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA A PAGAMENTO
Editoriale il Cittadino Srl e la testata Il Cittadino non si assumono alcuna responsabilità per il testo contenuto in questo publi-redazionale (che è realizzato dal cliente) e non intendono incentivare alcun tipo di investimento.