C’erano una volta le Liste civiche, quei rifugi candidi dove si prometteva autonomia. Libertà di pensiero e cuori che battevano solo per il bene comune. Poi è arrivato lui: Gabriele Villa. Il consigliere civico che, come i gatti quando piove, ha scoperto improvvisamente di voler stare all’asciutto… magari proprio sotto l’ombrello di Forza Italia. All’inizio era tutto un “sono qui per la città, non rispondo ai partiti”, con tanto di sguardo fiero e mani giunte alla perfezione. Ma col passare delle sedute consiliari, qualcosa è cambiato. Un gesto, uno sguardo d’intesa col sindaco, un like sospetto sotto un post targato “azzurro Veggian”.
Poi la dichiarazione ufficiale: “Lascio la lista civica. Ora sono indipendente.” E giù lacrime (di coccodrillo) tra i pochi romantici (nessuno) che ancora ci credevano. Ma indipendente da chi, da che, esattamente? Dai parcheggi a pagamento? Dalle polemiche? Dai doveri? No, pare proprio che l’unica cosa da cui il consigliere si sia reso indipendente… sia la sua stessa Lista civica. Per il resto, lo si era visto da tempo orbitare serenamente nella galassia del sindaco, con una traiettoria che farebbe impallidire un satellite geostazionario. Le sue posizioni? Magicamente compatibili con quelle di Forza Italia. Il suo status? “Indipendente”, ma con abbonamento premium alla linea del primo cittadino. Certo, tutto può succedere: anche che un consigliere si svegli una mattina e si scopra ideologicamente compatibile con chi fino al giorno prima diceva di voler “vigilare con spirito critico”.
La politica è fluida, dicono. E la coerenza? Anche quella, evidentemente. Intanto, la Lista civica resta con un consigliere in meno e qualche domanda in più. Tipo: si può essere “indipendenti” stando sempre dalla stessa parte? Forse sì. Basta non dirlo troppo forte. O far finta di non saperlo. E così il consigliere continua il suo viaggio da “civico” a “civettuolo”, flirtando col sindaco e raccogliendo sorrisi e magari più avanti anche incarichi, rigorosamente senza etichetta. O almeno, senza l’etichetta originale. Quella della coerenza…