Buongiorno, abbiamo un cane da pochi mesi e, anche se abbiamo letto che non sia una buona abitudine da dare, abbiamo ceduto e lo facciamo dormire sul letto con noi. Adesso pesa 15 kg ma deve ancora crescere e non so se riusciremo ancora quando sarà grande. Come possiamo fare? Marisa
Buongiorno Marisa, le scuole di pensiero in ambito cinofilo sono molteplici e spesso in contrasto tra loro su vari temi, tra cui appunto questo.
I cani, in natura, non dormono da soli; vivono in branco e dormono molto vicini gli uni agli altri. Questo li fa sentire protetti e condividere i giacigli è comunque una parte importante nella vita di un animale sociale.
Detto ciò, i nostri pet non sono propriamente “cani” nel senso naturale del termine. Vivono in branchi misti, si devono adattare alle regole di casa, che non stabiliscono loro.
Partendo dal presupposto però, che se il cane potesse scegliere, dormirebbe quasi certamente insieme alle figure di riferimento, dobbiamo qualche volta fare i conti con, anche, le nostre esigenze.
Quello che innanzitutto è sicuramente importante, da subito, è la coerenza. Quindi dobbiamo tenere presente che per il cane non è facile capire che, una cosa che è sempre stata concessa, a un certo punto non lo è più; è facile perciò intuire che una volta che il cane ha quest’abitudine sarà un po’ difficile (ma non impossibile), toglierla.
A mio avviso il tema “letto sì o letto no” è una scelta di ciascuna famiglia, che stabilisce le regole di casa. A qualcuno fa piacere dormire insieme al cane, a qualcun altro no. Non ci vedo niente di sbagliato quando la scelta è la prima, ma nemmeno quando è la seconda. Dipende da molti fattori di solito, tra cui quante persone dormono nel letto (se una persona dorme sola in un letto matrimoniale è diverso da quando si è in due adulti, ad esempio) nonché dalla dimensione del cane (se abbiamo uno Yorkshire di 4 kg è diverso da quando abbiamo un Terranova di 60 kg).
Dal punto di vista igienico, una volta che il cane vive con noi in casa, non avremo più rischi se dormirà sul letto o sulla sua cuccia.
Dal punto di vista psichico per noi, ci sono anzi studi che dimostrano come dormire insieme al cane possa portare benefici in termini di diminuzione dell’ansia e capacità di avere un sonno più rilassato.
Al di là di questi aspetti, però, dobbiamo appunto essere consapevoli di come sarà per ogni giorno della vita; immaginiamoci quindi quando il cane sarà adulto, quando farà caldo, quando avrà addosso un cattivo odore etc. Se queste cose sono per noi sopportabili e ci fa piacere averlo sul letto, non vedo perché bisognerebbe impedirglielo se anche lui ha piacere a condividere il giaciglio.
Se invece crediamo che possa andare bene adesso, ma non sia una cosa che possiamo mantenere nel tempo, allora è bene non iniziare affatto questa pratica. Così come non è una buona idea, in generale, fare strappi alla regola quando siamo ad esempio ammalati o una sera ci sentiamo soli, perché il cane potrebbe poi non capire perché la notte successiva gli impediamo di salire.
Una volta che il cane ha preso questa abitudine e vogliamo toglierla, dobbiamo essere molto coerenti e prepararci a cambiare rotta tenendo il punto. Il che significa fornire innanzitutto un’alternativa valida, preparando una cuccia confortevole da mettere accanto al letto e invitare il cane a mettersi lì, magari lodandolo e facendogli capire che è molto bravo quando resta lì sopra. Mi raccomando però, mentre sta dormendo il cane non va disturbato, nemmeno per fargli una coccola o lodarlo.
Se poi il cane tenta di salire sul letto, e le prime notti lo farà di sicuro, gentilmente lo si fa scendere e lo si accompagna nella sua cuccia: qui vince chi ha la testa più dura! Quindi probabilmente per qualche notte preparatevi a dormire poco.
Potete rendere la sua cuccia accogliente lasciando un indumento vostro, o anche aiutandovi con prodotti naturali come olii essenziali (lavanda) o feromoni spray che si trovano in commercio (che sono molecole sintetizzate che richiamano il benessere dato dalla vicinanza con la mamma quando erano cuccioli). Avere la vostra mano a portata nel momento in cui dovesse svegliarsi e che possa rassicurarlo che siete comunque vicini è un grande aiuto.
Se questi consigli non dovessero essere sufficienti a risolvere il problema, chiedete supporto a un professionista che vi indicherà la strada in base al caso specifico perché naturalmente ogni cane è a sè e ogni famiglia anche, quindi ogni volta esistono strategie che funzionano per ciascuna situazione e talvolta ciò che funziona per qualcuno non funziona per altri!
Anna Randazzese *
* Laureata in psicologia e Istruttrice Cinofila, lavora sul territorio di Monza e Brianza con attività individuali e collettive, proponendo percorsi di educazione e riabilitazione comportamentale a tutti i tipi di cani, dai cuccioli appena arrivati a casa a cani adulti con problematiche comportamentali anche complesse. Potete visitare il sito web www.aseizampe.com o visitare la pagina facebook Aseizampe.