La Juventus può ingaggiare l’ex mister biancorosso Raffaele Palladino dopo l’esonero di Igor Tudor? In panchina, nel ruolo di traghettatore, è subentrato il vimercatese Massimo Brambilla, promosso lunedì ad interim dalla Next Gen e già panchina bianconera nel match in programma mercoledì 29 ottobre alle 18.30 all’Allianz Stadium con l’Udinese. Ma il toto-allenatore impazza.
Calcio, l’ex Monza Palladino per la panchina della Juve: outsider nella corsa con Mancini e Spalletti, ma con buoni punti
E tra i nomi per la possibile successione, oltre ai quotati Luciano Spalletti e Roberto Mancini, ci sarebbe anche l’ex allenatore del Monza, Raffaele Palladino.
Il tecnico di Mugnano di Napoli, dopo un’apprezzabile carriera da calciatore partita e decollata proprio alla Juventus, ha iniziato in panchina allenando prima le giovanili del Monza e poi la Prima Squadra rivelandosi come l’ultima scommessa vinta in carriera da Silvio Berlusconi e Adriano Galliani: nelle due stagioni in Brianza, difatti, ha centrato due meritate salvezze proponendo un calcio piacevole e valorizzando calciatori come Di Gregorio, passato a difendere la porta della Juve, Carlos Augusto, Maldini, Colpani, Pablo Marí e tanti altri. Palladino nell’ultima annata ha allenato la Fiorentina ottenendo un ottimo sesto posto (miglior piazzamento dei viola negli ultimi nove campionati di Serie A disputati, ndr) che è valso la qualificazione in Conference League. Poi le dimissioni a sorpresa lo scorso 30 maggio per divergenze emerse con la società ed è senza squadra da allora. Il suo immediato futuro potrebbe chiamarsi Juventus: impresa ardua perché dovrebbe battere una concorrenza spietata che corrisponderebbe ai nomi di Roberto Mancini e Luciano Spalletti. L’ex Monza parte sicuramente da outsider nella rincorsa alla panchina bianconera, ma non sono esclusi colpi di scena.
Calcio, l’ex Monza Palladino per la panchina della Juve: i cinque motivi del Cittadino MB
Sono cinque motivi per la fumata bianca. Ecco perché, per come il mister si è fatto conoscere in Brianza nel suo lato umano e professionale, potrebbe essere il profilo giusto per allenare la Juventus.
- 1) Conosce già l’ambiente bianconero avendo militato nelle giovanili e in Prima Squadra: dal 2003 al 2004, con la formazione Primavera, ha conquistato la Coppa Italia e trionfato due volte al Torneo di Viareggio; con i grandi è stato tra i protagonisti del ritorno in Serie A dopo i fatti di Calciopoli. Nella Prima Squadra bianconera ha militato dal 2006 al 2008 realizzando 10 reti in 57 presenze.
- 2) In Brianza ha già lavorato con François Modesto, attuale direttore tecnico della Juventus. Non è un dettaglio ed entrambi si conoscono bene. Palladino ritroverebbe a Vinovo anche Michele Di Gregorio che, sotto la sua egida, è stato eletto miglior portiere della Serie A 2023/24.
- 3) Capacità di adattamento a campionato in corso perché nella sua prima annata a Monza subentrò a Giovanni Stroppa nel settembre 2022 passando da un giorno all’altro da allenatore della Primavera ad allenatore della Prima Squadra. Palladino prese il Monza da ultimo in classifica e, dopo una lunga cavalcata, conquistò in largo anticipo una salvezza storica.
- 4) Metodo Kean. Palladino potrebbe avere l’antidoto per stanare la sterilità offensiva della Juventus per la sua capacità di tirare il meglio dai suoi centravanti: prima con Milan Djuric in Brianza; poi con Moise Kean che, voluto fortemente da lui a Firenze, è rinato in zona gol bissando la doppia cifra e migliorando il suo score personale, ossia 17 gol in maglia PSG nel 2020/21 mentre 27 nella scorsa stagione in maglia viola. Riconquistando così, a suon di gol, la maglia della Nazionale. Grazie ai dettami tecnico-tattici di Palladino in zona offensiva (scuola Gasperini, ndr), potrebbero giovarne Vlahovic, David e Openda. Yildiz? Anche lui perché nel classico 3-4-2-1 di stampo Palladiniano potrebbe giocare stabilmente nella sua posizione ideale, ovvero nel ruolo di mezza punta e ispiratore per innescare al meglio il centravanti e, allo stesso tempo, avere libertà di agire nella sua zona nevralgica.
- 5) A differenza dei suoi predecessori, Palladino rispecchierebbe fedelmente lo stile Juventus: persona a modo, nonché grande comunicatore con un’onesta intellettuale, qualità che negli anni a seguire lo porterà a raggiungere grandi traguardi. Un suo punto di forza a livello sociale e sportivo è la centralizzazione del progetto con tutto l’ambiente circostante, come stampa, città e tifosi. Palladino ha la forza, il carattere e la capacità di creare engagement in campo e fuori dove ognuno si sente parte integrante del progetto calcistico.
Calcio, l’ex Monza Palladino per la panchina della Juve: esordio in Serie A proprio contro i bianconeri
Corsi e ricorsi storici: destino a tinte bianconere? Ironia della sorte: Raffaele Palladino ha esordito in Serie A da allenatore sulla panchina del Monza nel lontano 18 settembre 2022, affrontando e battendo proprio la Juventus col risultato di 1-0 grazie a un gol siglato da Christian Gytkjaer. Da Monza-Juventus a Cremonese-Juventus? Destino beffardo o destino Modesto? Lo scopriremo e lo applaudiremo. Comunque vada.