Domenica BTC ha scambiato da una parte all’altra, scendendo sotto i 22.400 dollari, molto al di sotto dei picchi di metà settimana.

La criptovaluta più preziosa in termini di valore di mercato è stata scambiata a circa 22.300 dollari, in calo di un punto base negli ultimi 1 giorni.

Il Bitcoin aveva raggiunto una spinta di oltre un mese mercoledì, sfondando i 24.000 dollari, e all’inizio di venerdì era scambiato comodamente sopra i 23.000 dollari, prima che i trader si allontanassero dagli investimenti a rischio a causa delle preoccupazioni sull’inflazione e sul settore.

Ether, la seconda criptovaluta per valutazione di mercato, era scambiata a 1.560 dollari, in leggero calo rispetto al giorno precedente.

Le altre criptovalute sono state principalmente in calo, con YGG e AXS che sono scese di oltre il 7%.

Il Fear & Greed Index delle criptovalute è migliorato negli ultimi 14 giorni, ma rimane ancora nella zona del terrore, rispecchiando le gravi preoccupazioni sulle circostanze che potrebbero avere un impatto sulle criptovalute.

Per essere fiduciosi, gli operatori di mercato hanno percepito favorevolmente l’ultima forza del bitcoin al di sopra dei 22.000 dollari, nonostante un indice dei prezzi al consumo (CPI) insolitamente alto questo mese, cercando di rallentare i dati economici e le scarse entrate.

Tuttavia, i mercati delle criptovalute hanno avuto difficoltà questa settimana, considerando la mossa di Tesla di vendere 936 milioni di dollari di asset in bitcoin – l’ultima mossa del proprietario dell’azienda e dell’innovatore delle criptovalute Elon Musk, sempre più legato agli investimenti virtuali.

Bitcoin ha progressivamente reagito al contesto più ampio, compreso il calo dei prezzi delle azioni quest’anno.