L’editoriale del direttore Marco Pirola: “Piange il telefono… Quegli inciuci che agitano i politici”

L’editoriale del direttore responsabile del Cittadino, Marco Pirola, sull'edizione della Brianza Nord di sabato 18 gennaio 2025
Editoriale giornalismo – immagine by freepick

A saperle leggere anche le carte della Corte dei Conti (la magistratura contabile) parlano. Le intercettazioni allegate poi “urlano”. Dico, non dico, facciamo, dobbiamo evitare. Ne viene fuori un quadretto assai “poco romantico” per la politica nostrana di Seregno. Lo scandalo della vendita del gioiellino di famiglia Aeb si arricchisce ogni giorno che passa di un capitolo interessante sotto tutti i punti di vista. In molti hanno le 80 pagine dell’istruttoria dei magistrati contabili che chiedono conto agli amministratori brianzoli del danno che avrebbero causato alla collettività. Ma i cosiddetti allegati rivelano un mondo politico che poco pare avere imparato dalle lezioni precedenti. Emergerebbero accordi neanche troppo sottobanco per gestire la vicenda senza che ci sia una gara pubblica. Ritenuta evidentemente da qualche sindaco passaggio deleterio per la società che si è “mangiata” Aeb, ma anche accordi precedenti propedeutici alla nomina del presidente. Accordi presi sottobanco o meglio al telefono tra destra e sinistra unite nello scopo. Che poi era quello di non fare una gara pubblica e affidare direttamente la società pubblica a un privato. Sarà il solito refrain, ma per molto meno un sindaco di Seregno (Giacinto Mariani) è stato crocifisso e costretto alle dimissioni. Poi assolto. Non prima di avere fatto un passaggio sulla gogna mediatica del Tg1. Ma Mariani è uno “sporco leghista”. E si sa che al popolo dell’oratorio che sostiene Rossi Alberto frega poco o nulla. Se l’è meritata. Due pesi, due misure, un unico contatore. Quello del gas. La vicenda dei famosi “allegati” della Corte dei Conti vi assicuro, ci farà divertire. Ci sarebbe infatti da ridere se non ci fossero di mezzo i nostri soldi. E pure tanti.