Bitcoin ed Ether giù, tiene Litecoin. I fatti del giorno in breve

I trader stanno realizzando i profitti su bitcoin ed ether dopo l’incredibile rally delle ultime settimane. Litecoin è in attesa dell’halving. Crescono le prevendite crypto.

Bitcoin ieri è stato scambiato al di sotto della linea di supporto di 27.500 dollari, registrando una flessione attribuita alla realizzazione di profitti dopo i forti guadagni di quest’anno. Ether e la maggior parte delle 10 migliori altcoin non stablecoin sono state scambiate al ribasso a causa di una correzione di tutto il mercato delle criptovalute. XRP è stato tra i peggiori, Litecoin tra i migliori. In breve: 

  • Bitcoin è sceso dell’1,22% a 27.461 dollari nelle 24 ore registrando una perdita del 6,51% nella settimana, secondo i dati di CoinMarketCap. La più grande criptovaluta del mondo è scesa a 27.070 ieri mattina, il valore più basso dal 28 marzo.
  • Ether è sceso dell’1,88% a 1.841, perdendo l’11,25% durante la settimana e annullando i suoi guadagni dal 12 aprile dopo l’aggiornamento Shanghai della blockchain di Ethereum.
  • XRP Ripple è stato tra i peggiori, scendendo del 4,75% a 0,4596 dollari arrivando a perdere il 10,27% in sette giorni.
  • Secondo un post di lunedì sul blog della società di investimenti in asset digitali CoinShares, lo scivolone di Bitcoin nell’ultima settimana ha portato gli investitori a realizzare profitti dopo l’impennata del token finora quest’anno, rilevando un deflusso di 30 milioni di dollari dai prodotti di investimento in asset digitali nella settimana terminata il 21 aprile, interrompendo una serie di afflussi durata sei settimane.
  • Ether ha visto invece un afflusso di 17 milioni di dollari la scorsa settimana, il che suggerisce una certa fiducia tra gli investitori di Ether dopo l’update Shanghai.
  • Nonostante il recente calo, lunedì la Standard Chartered Bank con sede nel Regno Unito ha affermato che bitcoin potrebbe raggiungere i 100.000 dollari entro la fine del 2023 sulla scia dei recenti fallimenti delle banche tradizionali, un rimbalzo dei profitti nel mining di criptovalute e la potenziale fine del ciclo di inasprimento monetario degli Stati Uniti.
  • Litecoin è riuscita a registrare guadagni nonostante la tendenza generale al ribasso, salendo dello 0,76% a 87,99 dollari. Litecoin ha ricordato che tra 100 giorni ci sarà il terzo halving che dimezzerà l’emissione della criptovaluta rendendola più scarsa. Negli ultimi sette giorni l’andamento è comunque negativo: – 11,09%.
  • La capitalizzazione di mercato totale delle criptovalute è scesa dell’1,20% nelle ultime 24 ore a 1,16 trilioni di dollari. Il volume totale degli scambi nelle ultime 24 ore è aumentato del 28,71% a 38,23 miliardi di dollari.
  • Si è registrato un aumento delle gas fee sulla blockchain di Ethereum che probabilmente ha contribuito a far calare il mercato degli NFT. L’aumento potrebbe essere attribuito al lancio della meme coin PEPE il 14 aprile che fa registrare un aumento di oltre il 392% sul grafico settimanale e ha una capitalizzazione di mercato di circa 116 milioni di dollari, secondo DEXTools.
  • Molto positivi i dati di alcuni nuovi progetti crypto in prevendita, tra cui soprattutto Love Hate Inu, che ha raccolto quasi sette milioni di dollari in 50 giorni; Ecoterra, la piattaforma recycle to earn arrivata a 2,3 milioni di dollari; DeeLance, marketplace per freelance a quota 500.000 dollari.
  • 178 delle società S&P 500 pubblicheranno gli utili del primo trimestre questa settimana, tra cui Alphabet, Amazon, Microsoft e Meta.
  • Domani, giovedì, verranno comunicati i dati sul prodotto interno lordo (PIL) del primo trimestre degli Stati Uniti e venerdì quelli sulle spese dei consumatori, che daranno un quadro generale dell’economia statunitense e della possibile prossima mossa della Federal Reserve sui tassi di interesse. Gli analisti prevedono una crescita annua del 2,5% del PIL reale degli Stati Uniti, in calo rispetto al 2,6% del trimestre precedente.
  • I tassi di interesse statunitensi sono attualmente compresi tra il 4,75% e il 5%, il valore più alto dal giugno 2006. Gli analisti del gruppo CME ora vedono una probabilità del 16% che la Fed lascerà i tassi di interesse invariati alla prossima riunione del 3 maggio, mentre l’84% prevede un 25 aumento di -punto base, in calo rispetto all’89,1% di lunedì.

I.P.

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