Assegnati 10 milioni di dollari allo spin-off di Fred Hutch per un test di precisione che aiuta il trattamento del cancro e lo sviluppo di farmaci

SEngine Precision Medicine, un’azienda di Seattle, ha ottenuto 10 milioni di dollari per migliorare la scoperta e lo sviluppo di farmaci e il suo test che personalizza i farmaci per i pazienti oncologici.


SEngine utilizza l’analisi dei dati e le tecniche computazionali per analizzare la risposta a vari farmaci prospettici coltivando le cellule tumorali del paziente da una biopsia o da un’altra fonte.


Il “Paris Test” offerto dall’azienda è destinato a valutare fino a 44 farmaci selezionati in base al tipo di cancro e alle sue caratteristiche genetiche. Sulla base dei risultati, gli oncologi possono anche richiedere uno studio di combinazione di farmaci o ordinare la sperimentazione di nuovi trattamenti. La libreria terapeutica dell’azienda contiene più di 240 composti che coprono diversi bersagli molecolari.


Il Paris Test va oltre i test del DNA che gli oncologi utilizzano sempre più spesso. Secondo Carla Grandori, CEO di SEngine, questi test genomici possono aiutare a scoprire trattamenti per il 5-20% dei tumori, a seconda del tipo di malattia. Per determinare quali farmaci hanno maggiori probabilità di essere efficaci, SEngine offre un metodo più semplice.


Secondo Grandori, circa il 75% dei test di Parigi si traduce in farmaci che l’azienda definisce con una risposta eccellente o buona nelle cellule in coltura. Il farmaco è destinato al trattamento di tutti i tipi di tumori solidi, compreso il cancro al pancreas e al seno.


Grandori, ex ricercatore capo del Fred Hutchinson Cancer Center e cofondatore dell’azienda, ha affermato: “Solo provando empiricamente un’ampia gamma di farmaci, possiamo generalmente identificare una soluzione per un paziente”. La startup collabora con il Fred Hutch, il Dana Farber Cancer Institute e altre istituzioni per valutare il test.


Uno degli obiettivi è generare dati che dimostrino l’utilità e l’efficacia del test per le compagnie assicurative. Finora il test è stato somministrato a circa 800 persone, soprattutto a coloro che non rispondevano ai trattamenti medici standard.