Seregno, Giacinto Mariani con la sua candidatura vuol fare rifiorire la città

L'ex primo cittadino torna in campo, a capo della coalizione di centrodestra, e punta ad ottenere un nuovo mandato da sindaco, dopo i due tra il 2005 ed il 2015
Giacinto Mariani, al centro, ad un banchetto della Lega, di cui è militante

Facciamo rifiorire Seregno”. È questo il filo conduttore che Giacinto Mariani ha scelto per la sua campagna elettorale, che lo vedrà correre per la poltrona di sindaco di Seregno, sostenuto da una coalizione di forze di centrodestra, composta dalla Lega, di cui è militante, da Fratelli d’Italia, da Forza Italia e dalla civica Seregno Futura. «Mi sembra che si tratti di una necessità a livello generale per il territorio -spiega Mariani, già primo cittadino tra il 2005 ed il 2015-, una necessità che parte dalle periferie ed arriva al centro storico, il cuore commerciale, che è sempre stato il nostro fiore all’occhiello, grazie ai commercianti, agli artigiani ed alla sinergia tra pubblico e privato. La mia impressione è che oggi Seregno sia una pianta sempre bellissima, ma un po’ addormentata. Questo perché usciamo da un quinquennio in cui l’amministrazione è stata distratta su tutto».

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L’affondo, quindi, continua: «Serve un rilancio, con un aiuto concreto per tante realtà, come le famiglie, gli anziani e le imprese. Perciò, sarà fondamentale un dialogo vero e non solo di facciata con la popolazione, che sia finalizzato a ricevere segnalazioni, da tradurre in idee per nuovi progetti. Occorre comprendere le esigenze dei singoli quartieri. Uno strumento utile sarà quello del vigile di quartiere, che l’amministrazione uscente ha istituito in extremis, dimenticando che ci avevo già pensato io da sindaco: con la differenza sostanziale che, all’epoca, il vigile era parte di una squadra operativa, con ufficio tecnico e servizi sociali, per studiare le risposte ai bisogni. Uno schema che intendiamo riproporre, se sarò eletto. Con me, avremo meno spot e più azioni». Mariani si concentra infine su un altro progetto: «Abbiamo tante associazioni meritorie, che hanno la sola necessità che venga garantita loro una sede. Per questo, intendiamo riconvertire la storica palazzina della biblioteca, in via Pozzoli, in casa delle associazioni. Tra l’altro, riqualificare quell’immobile significherebbe dare un volto nuovo ad un’intera zona a ridosso del centro storico».