A Lissone progetto di potenziamento della sicurezza del territorio è in piena attuazione e presto darà i suoi frutti. E’ la convinzione del sindaco Laura Borella che, dopo avere annunciato le sue intenzioni fin dalla campagna elettorale, nei primi due anni del suo mandato non ha perso tempo su questo fronte: pur dovendosi confrontare con le lungaggini della burocrazia e con le disponibilità di bilancio, in ventiquattro mesi è riuscita a incrementare notevolmente il numero degli operatori del comando cittadino portandolo fino a 38 unità. Un numero così in città non si era mai visto, anche se si resta lontani dallo standard di un operatore ogni mille abitanti richiesto dalla Regione Lombardia.
Lissone, Borella: uomini aumentati fino a 38 in appena due anni, nessuno lo aveva mai fatto
Si registra del malcontento, visto che la Polizia locale, attraverso il sindacato Uil Fpl, ha proclamato lo stato di agitazione. Diversi i temi che dividono gli agenti e l’amministrazione comunale: dalla turnazione, all’impiego del personale neo assunto pur in mancanza di una specifica formazione. Forti critiche anche sulle condizioni del comando.
Lissone, Borella: anticipare di un’ora l’inizio e terminare un’ora dopo la fine dell’orario di lavoro credo non sia insormontabile
Il sindaco, tuttavia, tira avanti per la sua strada. “Non abbiamo rifiutato la via del dialogo – precisa -, questo dev’essere chiaro. Ci siamo seduti davanti al prefetto proprio per cercare una mediazione nell’interesse di tutti. Su alcuni punti le divergenze restano. Francamente non credo che avere esteso l’orario di servizio, con l’inizio anticipato alle 6.30 (invece delle consuete 7.30) e conclusione alle 20.30 (prima si terminava alle 19.30) sia un problema insormontabile con una adeguata turnazione. Abbiamo discusso anche dei turni serali, visto che è nostra intenzione garantire la presenza del cosiddetto terzo turno per 100 giorni all’anno. Questo comporta un impegno di due sere al mese per ogni agente: e, ancora una volta, non credo che sia causa di problemi”.
L’amministrazione comunale non ha voluto usare il pugno duro e pretendere senza dare nulla: a fronte di tutti i cambiamenti introdotti ha anche proposto un aumento delle indennità da riconoscere al personale. Ipotesi non accolta dai sindacati poiché l’importo non è stato considerato adeguato. “E’ stato proclamato lo stato di agitazione – commenta Borella -, ma invito a non confonderlo con lo sciopero. Gli agenti e gli ufficiali stanno lavorando regolarmente. Bisogna dargliene atto. Il nostro progetto è regolarmente in corso. Avremo una presenza maggiore della Polizia locale sul territorio, soprattutto nelle aree più sensibili”. La speranza, naturalmente, è che il tempo possa consentire di superare anche i contrasti.