Il sindaco uscente di Seregno Alberto Rossi presenta i capilista delle forze della sua coalizione

Il Partito democratico sarà guidato dall'assessore Viganò, la civica Cambia Seregno dall'assessore Perelli, la civica Scelgo Seregno dal consigliere Agostino Silva e la novità Seregno al centro dal presidente del consiglio comunale Pietro Amati
I presenti alla conferenza stampa

La coalizione di centrosinistra si presenta alla città di Seregno per ottenere un secondo mandato amministrativo, utile nelle sue intenzioni per completare il percorso di rinnovamento cominciato nel 2018. È questo, in sintesi, il messaggio lanciato mercoledì 12 aprile, in una conferenza stampa in piazza Fari, in cui sono stati ufficializzati i capilista delle forze che sosterranno il sindaco uscente Alberto Rossi: il Partito democratico sarà guidato dall’assessore William Viganò, la civica Scelgo Seregno dal consigliere Agostino Silva, l’altra civica Cambia Seregno dall’assessore Federica Perelli e la novità Seregno al centro dal presidente del consiglio comunale Pietro Amati. «Cinque anni fa -ha spiegato Alberto Rossi-, chi passava di qui vedeva una boscaglia, con le strutture in cemento diventate simbolo di degrado. Poco alla volta, abbiamo ripulito lo spazio e siamo intervenuti con la polizia locale ed oggi l’area è tornata a vivere. C’è un progetto di riqualificazione in corso, che prevede tra l’altro la sistemazione di un grande gioco. Credo che la piazza si presti ad essere polifunzionale, per mercati, concerti ed altri spettacoli all’aperto».

Amministrative 2023: parlano i capilista

Entusiasmo si è letto nelle parole di Federica Perelli: «In questa legislatura, abbiamo lavorato per migliorare i servizi. Un esempio sono i centri ricreativi, estivi o invernali: nel 2023 avremo solo una settimana scoperta, nel mese di agosto. Ricordo anche il protocollo d’intesa con le secondarie di primo e secondo grado contro la dispersione scolastica. Per la cultura, abbiamo valorizzato Luca Crippa ed Ettore Pozzoli, le nostre figure di eccellenza, mentre abbiamo lavorato affinché la biblioteca sia sempre più un’agenzia culturale». Dal canto suo, William Viganò ha aggiunto che «ciò che mi porto di questa esperienza è il rapporto costruito con la popolazione, sempre molto costruttivo. Ne sono un esempio i progetti dei comitati di quartiere e del controllo del vicinato. Rivendico anche i risultati ottenuti con la polizia locale, che abbiamo riorganizzato totalmente, e con la protezione civile, che nel periodo della pandemia ci ha regalato grandissime soddisfazioni». Agostino Silva ha invece sottolineato che «la nostra è la civica con l’età media più giovane. Ci siamo proposti come tramite tra l’amministrazione e le associazioni, per veicolare le esigenze di queste ultime, con uno stile di attenzione e rispetto, che spesso e volentieri mi sembra sia mancato a livello generale. Per ciascun settore, penso alla genitorialità, all’emarginazione ed alle attività produttive, sono stati individuati interventi ed i relativi fondi». Infine, Pietro Amati ha inquadrato il progetto della sua lista, nata dall’unione delle forze tra Ripartiamo, Azione ed Italia Viva: «Abbiamo idee diverse, ma valori simili, che mettono le persone al centro. Invito la popolazione a riflettere sull’importanza della continuità: il passato ci insegna come i cambi di amministrazione abbiano portato frequentemente cambi repentini a livello di progettualità».