Desio, nasce il Polo civico: moderati e progressisti alleati per il Rinascimento della città

Presentato il Polo Civico: una nuova formazione politica senza legami con le forze politiche nazionali che riunirà tre liste civiche: Desio Viva, Desio Libera e Insieme per Desio 2025. Le prime due sono presenti da tempo nel panorama politico locale. La terza invece è completamente nuova, ed è nata dalla fusione di esperienze politiche diverse: gli Attivi per Desio, esperienza nata dai Comitati civici; Luca Rampi e Davide Parravicini, due esponenti della Lista civica Per Desio

Desio riparte dalle liste civiche? È stato presentato sabato pomeriggio, 1 marzo, nelle sala dei partiti della Cooperativa Pro Desio, il Polo Civico: una nuova formazione politica senza legami con le forze politiche nazionali, che potrebbe recitare un ruolo da protagonista alle prossime elezioni amministrative, in cui Desio sarà l’unico comune al voto in Brianza. Riunirà tre liste civiche: Desio Viva, Desio Libera e Insieme per Desio 2025. Le prime due sono presenti da tempo nel panorama politico locale. La terza invece è completamente nuova, ed è nata dalla fusione di esperienze politiche diverse: gli Attivi per Desio, nata dai Comitati civici; Luca Rampi e Davide Parravicini, due esponenti della Lista civica Per Desio, la formazione fondata dall’ex sindaco, Simone Gargiulo che – ora è ufficiale – non si presenterà alle ormai prossime elezioni amministrative; e, infine, Fabio Arosio e Andrea Cantù: due tra gli ex consiglieri “sospesi” da Fratelli d’Italia dopo aver firmato, il 9 gennaio scorso, la sfiducia a Gargiulo, e aver fatto cadere la giunta di centrodestra. Le tre liste conserveranno il loro simbolo ma correranno insieme, sotto l’egida “Per il Polo Civico”.

Desio, nasce il Polo civico: uomini e donne diversissimi uniti attorno a “obiettivi strategici” comuni

Il nuovo soggetto politico raccoglie uomini e donne diversissimi tra loro per idee ed esperienze politiche. Politici e politiche di destra e di sinistra, uniti da un “accordo comune” basato sul desiderio di far ripartire Desio, dopo anni di immobilismo, e dall’urgenza di realizzare alcuni obiettivi che non sono più rinviabili. Personaggi molto radicati sul territorio, assai conosciuti, e di grande esperienza politica, come Giorgio Gerosa, due volte segretario del Pd, consigliere e assessore, Francesco Pasquali, una lunga militanza nel Pd, poi in Desio viva e un percorso importante in consiglio comunale e Isotta Como, punto di riferimento per l’impegno ambientalista in città. Interessante è stato anche il lavoro sulla partecipazione di Mattia Arienti e di Federico Burgio, coordinatore ed ex consigliere comunale di Desio Libera, con 500 questionari fatti compilare ai desiani, su ciò che desiderano per la Desio di domani.

Desio, nasce il Polo civico: Il Pd manifesta interesse per un’alleanza

Poche ore prima della presentazione ufficiale del Polo civico, il Partito Democratico ha preso posizione ufficialmente, dichiarandosi disponibile a valutare un’alleanza strategica con il Polo civico: «Stiamo valutando un’alleanza a “campo largo” con altri soggetti politici della città – ha affermatola Dem Jennifer Moro – e stiamo riflettendo su una possibile collaborazione con il Polo civico». Moro però ci ha tenuto a precisare: «Il Pd non rinuncerà ai propri valori ma potrà sottoscrivere alleanze strategiche su temi concreti e punti chiari da realizzare insieme». Una “indipendenza” subito ribadita anche dal Polo civico: «Siamo moderati e tali resteremo – ha detto Fabio Arosio -. Non sono mai stato comunista e non mi iscriverò certo al Pd. Un’eventuale alleanza con i Dem riguarderà solo alcuni obiettivi concreti per Desio». Una posizione simile a quella espressa da Giorgio Gerosa, che poche settimane fa aveva proposto un “compromesso storico” con le forze moderate per costruire insieme – moderati e progressisti uniti – il futuro di Desio.

Desio, nasce il Polo civico: «Ci siamo ritrovati uniti sull’urgenza di porre fine alla giunta Gargiulo»

Il Polo civico è nato dall’esperienza della sfiducia all’ex sindaco Simone Gargiulo, quando16 consiglieri comunali – otto della maggioranza – avevano firmato in massa le loro dimissioni, facendo sciogliere il consiglio comunale a trazione centrodestra: un evento così “traumatico” da far superare le divisioni, pur profonde, tra i 16 firmatari, che si sono trovati uniti attorno alla “necessità di porre fine all’esperienza politica della giunta Gargiulo. «Eravamo divisi su tutto – ricorda Francesco Pasquali – ma ci siamo trovati d’accordo su un punto: la Giunta Gargiulo era inadeguata, Desio era piombata in un immobilismo totale e bisognava fare qualcosa per far ripartire la città». Una “decadenza” confermata anche da Mattia Arienti: «Il desiderio è di fare un lavoro serio per far rinascere questa città, realizzando alcuni obiettivi strategici che non possono più aspettare».

Desio, nasce il Polo civico: obiettivi comuni: pedonalizzare il centro, completare la Torre Ptb, rigenerare edifici abbandonati, un super Parco Tittoni di 365 giorni, sicurezza, emergenza giovani

Tra le priorità da affrontare: un ripensamento del centro con la progressiva pedonalizzazione di parti importanti di via Garibaldi e Corso Italia; la riduzione del consumo di suolo con la valorizzazione del Parco Grubria; la rigenerazione degli edifici storici del centro; il completamento dell’ex torre Ptb; attenzione a Pedemontana e Metrotramvia. Si lavora anche sul rilancio di Villa Tittoni, su un super Parco Tittoni che possa durare tutto l’anno, sulle necessità di un servizio di trasporti per anziani, sulla sicurezza e sull’emergenza educativa per i giovani. Ora il Polo Civico sta già preparando un programma elettorale unico. Unitario potrebbe essere anche il candidato sindaco, se l’alleanza strategica con il Pd andrà davvero in porto.

Desio, nasce il Polo civico: forte sulla carta, ma con la spada di Damocle delle divisioni

Almeno sulla carta, il neonato Polo civico è un progetto forte. E potrebbe raccogliere le preferenze di una vasta parte di cittadini di orientamento moderato. Un bacino elettorale che potrebbe raggiungere il 20 per cento degli elettori. Una forza che, insieme a un’eventuale alleanza con il Partito Democratico (i Dem alle elezioni del 2021 aveva ottenuto il 23 per cento), potrebbe essere votata dal 43-45 per cento degli elettori, misurandosi ad armi pari co le forze politiche di centrodestra, da sempre maggioritarie in città quando corrono unite, ma ora in difficoltà dopo la caduta repentina dell’ex sindaco Gargiulo. Il suo tallone d’Achille è però la forte diversità ideologica di uomini politici che, fino a pochi mesi prima, erano avversari in consiglio comunale.