Fateci ridere ancora! Su, su dai che comincio a divertirmi. Come potrete leggere, non abbiamo lasciato, ma abbiamo raddoppiato. Se pensano che a Desio, dove il 25 e 26 maggio si voterà per ridare un sindaco alla città, dopo che l’ex sindaco Simone Gargiulo è stato sfiduciato dalle firme di 16 consiglieri su 24 (otto della sua stessa maggioranza), un banale scritto in politichese e la scritta Fake new basti a farci stare zitti, i ras azzurri di Forza Italia Michele Vitale e Luca Veggian, hanno sbagliato di grosso. Siamo stati accusati di aver pubblicato una fake news. Secondo il comunicato di Forza Italia Desio e della segreteria provinciale, la notizia dell’accordo tra l’ex sindaco Simone Gargiulo e il partito azzurro sarebbe una bufala. Peccato che nessuno abbia smentito nel merito, ma solo con una dichiarazione frettolosa firmata da una sigla. Le smentite “serie” hanno ben altro stile e tono. E allora mettiamo i puntini sulle “i”. Noi abbiamo scritto che Forza Italia, con il benestare dei vertici del partito azzurro, ha stretto un accordo con l’ex sindaco (lo stesso Simone Gargiulo mandato a casa dalla sua stessa maggioranza a gennaio) per veicolare le preferenze della sua ex lista civica su un candidato scelto. Certo non lo possono raccontare agli elettori che altrimenti si farebbero delle domande su cosa stia accadendo in quella parrocchia. Non abbiamo mica scritto che faranno votare Totò Riina, Bernardo Provenzano o qualche pregiudicato di turno. No, non lo abbiamo fatto. Se nella coalizione qualcuno spiffera gli accordi inconfessabili non è un problema nostro, ma loro.
Desio, il “fantasma” di Gargiulo: se la verità brucia
La verità brucia. Si sa che in politica le bugie hanno le gambe corte e non sempre corrono più veloci della verità. Anche perché, mentre cercano di coprire i maneggi legittimi, a Desio Forza Italia è spaccata in due come una tavoletta di cioccolato al sole. Da un lato Michele Vitale, segretario cittadino, che risponde al consigliere regionale Fabrizio Figini. Dall’altro Rosario Perri, in quota all’ex vicepresidente della Regione Fabrizio Sala. Le due correnti non si parlano. Né a Desio, né in Brianza. E da una settimana regna il gelo (e sono stato magnanimo, visto che le parole grosse si sentivano fin oltre la carrozzeria). Nervosismo certamente come se fosse la finale di Champion’s.
Nel frattempo, Vitale ora di Forza Italia– a fine anni Novanta era candidato con Alternativa Verde (estrema sinistra, altro che moderati azzurri) e poi nella Margherita prima di essere folgorato sulla via di Massimo Ponzoni – ha deciso che vuole fare l’assessore. Magari il vicesindaco con delega al Bilancio (vediamo se è una fake news pure questa). Un carrierone. Da vigile urbano a Triuggio a stratega del centrodestra. Altro che traversata nel deserto, il suo è un safari tra le poltrone.
Desio, il “fantasma” di Gargiulo: ci sarebbe anche Pippo Leone, assessore in quota FdI in caso di vittoria del centrodestra
Spinto dall’ala Figini-Veggian, il buon Vitale detta la linea di Forza Italia in città. A chi gli fa notare le acrobazie ideologiche, risponde con il silenzio. Ma stiano tranquilli gli elettori desiani. La politica vera non la fa lui (per fortuna), si fa in carrozzeria anche se l’aria appartiene ad un partito diverso. La fa chi le preferenze le ha davvero. E non parliamo di tessere farlocche o candidature autoimposte. Quella lì è roba certa anche se è di un altro partito (Fdi).
E quando ci dicono che la nostra notizia è “fake”, rispondiamo: fateci ridere ancora, ma con qualcosa di più creativo stavolta. Nel frattempo, noi restiamo in attesa di vedere se, in caso di vittoria, anche Michele Vitale riuscirà a ottenere l’incarico tanto ambito. Ma non si preoccupi: qualcosa gliela trovano sicuramente. Al massimo, può sempre tornare a fare il vigile a Triuggio. Con la differenza che sul marciapiede, almeno, il traffico lo si governa davvero in prima persona.
P.S. Dell’accordo per Vitale vicesindaco in caso di vittoria lo abbiamo scritto. Di Pippo Leone assessore in quota Fdi vi aggiorneremo così come per il presidente del Consiglio. Nel frattempo confidiamo nella creatività dello “Sgombro” e di quelli che nuotano… dietro di lui. 1 – continua