L’ultimo braccio di ferro tra maggioranza e opposizione, a Desio, ha come terreno di scontro 11 studenti della scuola media Pertini. Un’interrogazione del Pd ha lanciato la sfida: «Alcuni cittadini – ha segnalato la consigliera dem Marta Sicurello – ci hanno informato di aver compilato per tempo la domanda per il trasporto scolastico. Le richieste sono state 69, ma i posti disponibili sono 58: dunque ci sono 11 esclusi. Chiediamo che la Giunta trovi una soluzione: intollerabile che ci sia anche un solo escluso. E’ in gioco il diritto allo studio e la lotta alla dispersione scolastica». I Democratici hanno suggerito all’amministrazione di aggiungere un pulmino o di ricorrere all’ausilio di enti del Terzo settore come Auto Amica: soluzione in passato usata dall’amministrazione di centrosinistra.
Scartato – per motivi di sicurezza – il ricorso a mezzi del Terzo settore, la Giunta di centrodestra ha proposto il car pooling: un sistema che prevede che uno o più genitori mettano a disposizione il proprio veicolo per accompagnare a scuola più studenti, al fine di ridurre i costi del trasporto e il numero di veicoli in circolazione.
Desio, 11 studenti a piedi. L’assessore: “Incentivi ai papà che danno una mano”
“In via sperimentale – spiega l’assessore ai servizi scolastici, Andrea Civiero – abbiamo puntato sul car pooling per incentivare i genitori a condividere l’auto per accompagnare insieme i figli a scuola. Di fronte a una domanda maggiore rispetto all’offerta, un’esigenza che in passato non si era manifestata, stiamo effettuando tutte le valutazioni per risolvere questa necessità in tempo per l’inizio del nuovo anno scolastico”.
Il car pooling tra i genitori – diffuso nei paesi orientali come Cina e Giappone ma anche nel Nord Europa – consiste nel far viaggiare su un’unica vettura più ragazzi che devono effettuare il medesimo tragitto per andare a scuola: oltre a un servizio efficace, secondo la Giunta si avrebbe una riduzione del traffico davanti ai plessi scolastici.
“Per i genitori che metteranno a disposizione la propria auto – ha aggiunto Civiero – ci sarà un incentivo: «In base alle adesioni pervenute, sarà valutato un eventuale sostegno in diverse forme. Sarà anche l’occasione per favorire una collaborazione tra famiglie, una nuova socialità tra i ragazzi, un nuovo modo di essere comunità, oltre che un’alternativa per le famiglie allo scuolabus o all’auto e un risparmio in tempo e denaro”.
Desio, 11 studenti a piedi. Paola (Pd): “Il Comune scarica tutto sui genitori”
Padri e madri potranno quindi proporsi come autisti, offrendo passaggi, oppure richiederli per i propri figli, che ne usufruiranno in qualità di passeggeri. All’inizio il Comune svolgerà un ruolo di coordinamento, poi i papà e le mamme potranno organizzarsi in autonomia, tramite il Comitato genitori. Chi è interessato può inviare la propria candidatura entro il 23 agosto all’indirizzo di posta elettronica: pubblicaistruzione@comune.desio.mb.it
L’idea però non è piaciuta all’opposizione, che l’ha bocciata: “La proposta della Giunta – contesta il consigliere Pd Angelo Paola – è come sempre un’amara sorpresa: invece di trovare una soluzione, l’assessore lascia a piedi questi bambini. Invece di dare una mano ai genitori nel non facile menage di conciliare lavoro e famiglia, il Comune scarica tutto il lavoro sulle famiglie. Il car pooling ha tutto il sapore della classica soluzione all’italiana: “Armiamoci e partite. Non è così che si costruisce una comunità più unita e solidale”.