Sala piena, tra il pubblico anche la consigliera regionale Martina Sassoli, ma in qualità di privata cittadina. E qualche sparuto contestatore all’esterno (munito di cartello inneggiante a piazzale Loreto), in occasione della presentazione a Cesano Maderno del libro “Mussolini e il Fascismo l’altra storia” di Caio Mussolini, discendente diretto del duce. Primo evento culturale della sezione locale di Indipendenza, il partito che un mese fa ha inaugurato in via Como 19, prima sezione in Brianza.
Per l’occasione Caio Mussolini, pronipote di “quel” Mussolini, ha illustrato i contenuti del suo libro storico di Edistorie editore, il primo di una trilogia che si pone l’obiettivo di arrivare fino ai fatti della guerra civile pre-repubblicana.

Cesano Maderno: Caio Mussolini da Indipendenza col suo nuovo libro, le questioni
Mussolini, nipote del secondogenito Vittorio, una vita cosmopolita in giro per il mondo, ufficiale di Marina e collaboratore di Finmeccanica per il Medio Oriente, per forza di cose nella sua ricerca ha potuto avere accesso a testimonianze dirette della sua famiglia oltre che a documenti analizzati in maniera certosina e dettagliatissima. Presenti il coordinatore regionale di Indipendenza, Daniele Petrucci, il responsabile provinciale Stefano Graziano, Luca Colosimo e Franco Saitta per Cesano e tanti cittadini che affollavano i locali di via Como e che hanno accolto con appalusi ripetuti la digressione ampia e documentata sugli anni dell’inizio del movimento fascista – “anzi dei quattro differenti fascismi“, come ha precisato lo stesso autore – incalzato dal direttore del Cittadino di Monza e Brianza Marco Pirola, che non ha faticato molto a stimolare il fuoco di fila di fatti e aneddoti documentati in forma accuratissima.
Mussolini ha così potuto prendere in considerazione questioni come la marcia su Roma, i delitti Matteotti e Amendola, il concetto di dittatura e il mai sopito dibattito su “fascismo male assoluto” e “il fascismo ha fatto anche cose buone“, le colonie fino alla guerra chimica, fino alle sanzioni, fino all’alleanza con la Germania e il rapporto con gli Alleati.