ESEM-CPT: formazione, sicurezza e tecnologie all’avanguardia per un’edilizia che guarda al futuro

Da anni ESEM-CPT è un punto di riferimento per la formazione nel mondo dell’edilizia. Ma oggi più che mai, questo ente bilaterale -nato da volere delle parti costituenti Assimpredil-ANCE e FenealUIL, Filca CISL, Fillea CGIL- si distingue per un approccio moderno, concreto e vicino alle persone.
Qui non si parla solo di corsi e attestati: si lavora ogni giorno per costruire una vera cultura della sicurezza e per offrire strumenti utili a imprese e lavoratori, con uno sguardo costante al futuro.
“La formazione è il cuore di tutto quello che facciamo”, sottolinea l’architetto Luca Cazzaniga, presidente di ESEM-CPT.
“Se vogliamo davvero cambiare il modo in cui si vive la sicurezza nei cantieri, dobbiamo partire da qui. E dobbiamo farlo parlando una lingua che i giovani capiscano”.
E qual è questa lingua? È quella della tecnologia, dell’innovazione, dell’inclusione. Per questo ESEM-CPT ha scelto di investire con decisione in nuovi strumenti digitali, capaci di rendere la formazione più coinvolgente e vicina alla realtà dei cantieri.
Tra le tecnologie più avanzate adottate spiccano il simulatore di macchine movimento terra e apparecchi di sollevamento, vero e proprio ambienti immersivi che permettono agli operatori di esercitarsi in tutta sicurezza con escavatori, gru, pale meccaniche e altre attrezzature complesse.
Ogni movimento viene simulato con precisione, ogni errore analizzato: imparare così diventa un’esperienza viva, che prepara al meglio al lavoro sul campo.
E poi c’è il progetto Esperanto, uno degli orgogli più grandi di ESEM-CPT: un avatar multilingue in grado di parlare lingue diverse, pensato per chi ha bisogno di apprendere nella propria lingua madre.
Un progetto nato grazie alla collaborazione con INAIL – Direzione Regionale Lombardia e ATS Milano Città Metropolitana, che rende la formazione realmente inclusiva e accessibile a tutti.
Esperanto non è solo una soluzione tecnica: è un ponte tra culture, una dimostrazione concreta di cosa significhi mettere davvero le persone al centro.
“La tecnologia ci aiuta a superare le barriere, a far arrivare i messaggi in modo più chiaro, più diretto, più umano”, continua Cazzaniga.
“Ed è proprio questo che vogliamo: una formazione efficace, ma anche rispettosa, vicina, capace di parlare a tutti”.
Ma in ESEM-CPT sanno bene che la tecnologia da sola non basta. Servono anche emozioni. Servono storie.
Servono esperienze che arrivino al cuore.
Per questo motivo, l’ente ha scelto di abbracciare anche linguaggi creativi, come nel caso dello spettacolo teatrale “A che ora torni”, che ha emozionato platee di operai, studenti, imprenditori e cittadini. Una narrazione profonda, intima, che ha riportato al centro non solo la sicurezza, ma la vita.


Sul palco, al posto di tabelle e regolamento, le domande più vere: chi ti aspetta a casa? Quanto vale una vita?
Il messaggio finale è semplice, eppure potentissimo: “Chi ama aspetta. Chi lavora torna.”
Una frase che non si dimentica facilmente. Una frase che tocca corde profonde, che cambia lo sguardo.
Perché la sicurezza, alla fine, è anche questo: un gesto d’amore.
“Le persone cambiano quando si emozionano, quando si sentono coinvolte”, racconta Salvatore Cutaia, vicepresidente di ESEM-CPT.
“E noi vogliamo continuare a costruire percorsi che parlino non solo alla testa, ma anche al cuore”.
Oltre alla formazione tecnica, ESEM-CPT lavora da anni per restituire valore e dignità al mestiere dell’edilizia, soprattutto tra i giovani. Un mestiere concreto, fatto di mani, fatica, ma anche di orgoglio e bellezza.
Per questo è nata Edil Academy, un percorso pensato per i ragazzi in uscita dalla scuola media, che li accompagna alla scoperta di un settore dove si può costruire davvero il proprio futuro, mattone dopo mattone.
Nei cantieri scuola, nei laboratori pratici, durante gli eventi pubblici, i giovani imparano che fare edilizia non è solo lavorare in cantiere, ma lasciare un segno nella città, nella società, nella memoria collettiva.
A questi percorsi si affianca il progetto Giovani Percorsi Edili.
Un’iniziativa che vuole riconnettere il mondo dell’edilizia con le nuove generazioni, creando occasioni di orientamento, formazione e crescita attraverso esperienze nei laboratori avveniristici ESEM-CPT, visite nei cantieri, testimonianze dirette dei Giovani
Imprenditori Ance e dei giovani funzionari delle Organizzazioni Sindacali di categoria.


L’obiettivo è mostrare che l’edilizia di oggi non è quella di ieri: è innovativa, sicura, sostenibile. Ed è un terreno fertile dove i giovani possono immaginare, costruire e realizzare.
Chi entra in contatto con ESEM-CPT se ne accorge subito: non è solo un ente di formazione.
È una casa di crescita, un luogo che si prende cura dei giovani che cercano la propria strada, dei lavoratori che vogliono migliorarsi, delle imprese che vogliono fare le cose per bene.
E guardando al futuro, ESEM-CPT è già pronta a nuove sfide. Tecnologie sempre più avanzate, nuovi strumenti formativi, una rete sempre più forte con scuole, istituzioni, imprese e lavoratori.
Ma una cosa non cambierà mai: le persone saranno sempre al centro.
Perché costruire – lo sanno bene – non significa solo alzare muri.
Significa proteggere chi quei muri li realizza.
Significa costruire futuro, insieme.

Foto Cristian Villacres

ESEM CPT (Ente Unificato Formazione e Sicurezza)
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