La mostra allo Spazio Ventura XV di Milano, che ha registrato dall’apertura 128.000 ingressi e 1.220 classi in visita, rimarrà aperta per tutto il mese di febbraio in attesa della data definitiva di chiusura
Continua per tutto il mese di febbraio la mostra internazionale di anatomia “Real Bodies, oltre il corpo umano” allo Spazio Ventura XV di Milano. “La decisione di prolungare l’esposizione di un mese oltre il termine di gennaio fino a data da definire – spiega Mauro Rigoni, amministratore di Venice Exhibition – è motivata dai numeri oltre ogni aspettativa registrati dall’apertura del 6 ottobre 2018 a oggi: 128.000 ingressi e 1.220 classi di ogni ordine di studio in visita. Trattandosi dell’ultima tappa in Italia di Real Bodies, vogliamo dare l’opportunità di visitarla a chi non ne ha ancora avuto modo.”
L’edizione corrente della mostra anatomica, con 450 elementi tra corpi e organi plastinati a renderla la più grande mai realizzata, vede esporre al pubblico anche nuove sezioni: Leonardo Da Vinci, biomeccanica, anatomia comparata, effetti delle dipendenze sul corpo umano e tecniche di conservazione post-mortem, come la crioconservazione, la diamantificazione e la tumulazione green. Un’edizione carica di entusiasmo del pubblico, con un indice di gradimento del 99% secondo i questionari compilati a fine percorso dai visitatori, e dalla forte valenza didattica, attestata dalla massiccia partecipazione da parte delle scuole.
Rispetto all’edizione milanese del 2016, sono sensibilmente diminuiti i casi di malori e svenimenti dei visitatori: 37 mancamenti, un terzo di quelli registrati nello stesso periodo di due anni fa. “Generalmente si tratta di visitatori tra i 20 e i 30 anni, prevalentemente uomini – conclude Rigoni – e si tratta di episodi in linea con quanto accade nelle altre esposizioni di questo genere. La minore incidenza di malesseri è stata ottenuta grazie alla aumentata consapevolezza dei milanesi verso questa particolare proposta culturale e alla predisposizione di aree di mitigazione per visitatori più sensibili lungo il percorso espositivo”.
Il successo del “post-mortem”
Tra le novità che hanno suscitato più interesse, spicca la sezione dedicata alle pratiche di conservazione, sepoltura e trasformazione dopo la morte: la Crionica, la tecnologia più avanzata nella conservazione dei corpi grazie alle temperature di congelamento garantite dall’azoto liquido, raccontata con l’esposizione, per la prima volta in Europa, di una capsula russa; la trasformazione delle ceneri in pietra attraverso un processo chiamato “diamantizzazione” che le muta prima in carbonio e poi in grafite attraverso acidi, presse, e forni, riproducendo in laboratorio processi naturali millenari; l’inumazione “verde” di Capsula Mundi, progetto italiano che prevede il ritorno alla natura attraverso la sepoltura del cadavere o delle sue ceneri all’interno di un’urna biodegradabile, sopra la quale viene piantato un albero scelto in vita dal defunto, aprendo così allo scenario di un cimitero tramutato in un bosco.
La soluzione della capsula green, recentemente richiesta ai produttori anche dalla Triennale di Milano, è stata scelta finora da circa 20 visitatori che hanno chiesto maggiori informazioni allo staff di Real Bodies. Oltre 200 si sono interessati attivamente alla crioconservazione, mentre sono state 32 le richieste di poter donare il proprio corpo dopo la morte alla ricerca e alla divulgazione scientifica attraverso la plastinazione.
Per maggiori informazioni: www.realbodies.it
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