St Microelectronics: presidio dei lavoratori a Roma nel giorno dell’incontro al ministero

Un presidio di St Microelectronics a Roma il 3 aprile nel giorno dell’incontro tra il Coordinamento sindacale e i ministri Urso e Giorgetti.
Il ministro Giancarlo Giorgetti
Il ministro Giancarlo Giorgetti

Un presidio di lavoratori e lavoratrici di St Microelectronics a Roma il 3 aprile davanti alla sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) in concomitanza con l’incontro tra il Coordinamento nazionale sindacale e i ministri Adolfo Urso e Giancarlo Giorgetti.

I lavoratori arriveranno da tutti i siti italiani dell’azienda per chiedere garanzie sul futuro industriale del sito di Agrate Brianza e sulla tenuta occupazionale dell’intero gruppo in Italia. L’annuncio di un riassetto da parte dei vertici aziendali francesi ha spinto sindacati e politica a una mobilitazione per garanzie sul futuro del sito: “È fondamentale che il Governo assuma impegni concreti per la tutela dell’occupazione e degli investimenti nel nostro Paese”, dice Fiom Cgil in una nota per una mobilitazione che “non riguarda solo STMicroelectronics ma avrà un impatto sull’intero tessuto industriale e occupazionale del territorio. Difendere il futuro della microelettronica significa difendere posti di lavoro, competenze e prospettive per il settore manifatturiero italiano“.

St Microelectronics: presidio dei lavoratori a Roma nel giorno dell’incontro al ministero, «un passaggio fondamentale per i futuro»

Pietro Occhiuto, Segretario Generale della Fiom Cgil Brianza, ha dichiarato: «L’incontro con il Governo del 3 aprile sarà un passaggio fondamentale per il futuro di STMicroelectronics in Italia. L’azienda deve darci certezze sulle prospettive industriali e occupazionali, con particolare attenzione al sito di Agrate Brianza. È in gioco il futuro di migliaia di lavoratori e di un intero comparto strategico per il nostro Paese. Serve un impegno concreto per garantire stabilità, investimenti e sviluppo tecnologico».

La Fiom Cgil Brianza è al fianco dei lavoratori per sostenere questa battaglia, che non riguarda solo STMicroelectronics ma avrà un impatto sull’intero tessuto industriale e occupazionale del territorio. Difendere il futuro della microelettronica significa difendere posti di lavoro, competenze e prospettive per il settore manifatturiero italiano.

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