Salone del Mobile 2016: «Mercato interno in crescita. E la Brianza resta un’eccellenza»

Salone del Mobile al via a Milano e sentiment delle imprese ancora positivi, e non soltanto per l’export: finalmente sale anche la domanda interna legno-arredo. L’analisi di Roberto Snaidero, che promuove la Brianza.
Roberto Snaidero, presidente FederLegnoArredo
Roberto Snaidero, presidente FederLegnoArredo Redazione online

I numeri del settore legnoarredo, sempre confortanti per l’export, ora registrano i primi sintomi di ripresa anche per i consumi interni, da tempo invariabilmente depressi. Una notizia particolarmente positiva in vista dell’avvio della 55° edizione del Salone del Mobile di Milano, in programma dal 12 al 17 aprile a Fiera Milano Rho. Il comparto vale oltre 326mila addetti per quasi 82mila imprese ed è uno dei punti di forza del made in Italy nel mondo. Le esportazioni contribuiscono alla bilancia commerciale con oltre 12 miliardi di fatturato.

Dalla rassegna milanese attende ulteriori segnali di conferma Roberto Snaidero, classe 1948, nel gennaio 2014 riconfermato alla guida di FederlegnoArredo per un altro mandato triennale. La speranza, insomma, è che la crisi sia ormai alle spalle.

Possiamo parlare di anno della svolta?

«Le sensazioni sono certamente positive. I dati di chiusura 2015, del resto, sono buoni. Siamo cresciuti ancora sui mercati esteri. E poi finalmente abbiamo riscontrato una crescita del mercato nazionale, più 1%; è ancora pochissimo, per carità. Ma è comunque un buon segnale. Sarà anche merito del bonus mobili. Ma è sicuramente anche merito delle aziende, che hanno saputo reimpostare le proprie strategie e il proprio marketing. I sentiment delle imprese sono positivi. Di fronte alla stagnazione dei consumi interni, le aziende hanno usato strategie di penetrazione diverse per andare verso nuovi mercati. Si sono riorganizzate e hanno cambiato anche la preparazione dei collaboratori. Io dico che i muri delle aziende sono belli, ma senza persone capaci non si ottengono risultati».

Com’è la situazione sui mercati esteri?
«Abbiamo registrato un aumento negli Stati Uniti (più 22,4%), Iran (34%), Cina (27%), Gran Bretagna (15%) e Medio Oriente (19%). C’è il problema delle sanzioni alla Russia: prima esportavano in Russia prodotti per 900 milioni di euro all’anno, nel 2015 ci siamo fermati a 760. Ma qui sono state fatte scelte che esulano dalla nostra volontà, si tratta di un problema politico. Noi, in ogni caso, abbiamo agito sempre con la lungimiranza del buon padre di famiglia. Abbiamo puntato su mercati che non esistevano nella nostra visione. Per la prima volta, dal 19 al 21 novembre, il Salone del Mobile sbarcherà a Shangai. Perché vogliamo sviluppare la nostra presenza su un mercato che nei prossimi anni diventerà fondamentale per le nostre imprese. Vogliamo mostrare il modo di vivere italiano e la cultura italiana. In Iran hanno da poco tolto l’embargo. Ma noi già due anni fa avevamo organizzato una missione a Teheran come FederlegnoArredo. A luglio è in calendario un’altra missione alla quale prenderò parte anch’io».

Diverse imprese brianzole hanno stretto con successo rapporti con clienti africani. Anche l’Africa rientra nei programmi di FederlegnoArredo?
«L’Africa è stata un po’ tralasciata. Ma nel 2015 al Salone si sono viste le prime delegazioni africane. Ricordo che per tre anni la portaerei Cavour fece il periplo dell’Africa promuovendo il made in Italy. All’iniziativa prese parte anche FederlegnoArredo. In ogni porto toccato c’erano incontri con buyers, architetti, designers. Io stesso tenni una conferenza stampa a Maputo, in Mozambico».

A questa edizione del Salone saranno presenti 109 imprese della provincia di Monza e Brianza. Qual è la situazione?
«Con il mio vicepresidente Giovanni Anzani, amministratore delegato della Poliform di Inverigo, analizziamo spesso la situazione del settore, sia a livello nazionale, sia a livello locale. Devo dire che le imprese brianzole esprimono sempre qualcosa di particolare nel design. E questo vale anche per quanto riguarda la formazione. Penso al Polo Formativo Legnoarredo Fondazione Its Rosario Messina. La Brianza costituisce sempre un polo di eccellenza del comparto italiano».

Pensa quindi che l’edizione 2016 del Salone del Mobile ribadirà con forza i sintomi di ripresa?
«Sono fiducioso. Un anno fa i visitatori furono 310mila. Ma allora non c’erano le rassegne di settore EuroCucina e il Salone Internazionale del Bagno, che hanno cadenza biennale. Penso perciò che supereremo le presenze della scorsa edizione. Anche perché un anno fa molti rivenditori italiani non erano venuti, causa la stagnazione del mercato interno. Adesso, invece, questi rivenditori sono tornati, anche perché la situazione è cambiata grazie alle detrazioni fiscali collegate al bonus mobili. La gente è tornata a frequentare negozi e show room. Entra, chiede e si informa su come acquistare. Confido nel fatto che tutte queste sensazioni positive vengano infine confermate dai bilanci conclusivi del Salone del Mobile».