Quattro tavole rotonde e momenti di confronto per prevedere la città del futuro. Giovedì 26 novembre, allo Sporting Club di Monza, l’associazione Omilia ha radunato politici, imprenditori, urbanisti e addetti all’informazione per una riflessione sui percorsi – nei singoli settori di competenza – che porteranno le città a diventare più smart.
Buone pratiche e esempi concreti. Partendo dall’eredità di Expo 2015 che ha rappresentato un punto di partenza verso lo sviluppo tecnologico delle città.
«Expo ci lascia in eredità una piattaforma informatica come E015 che è in grado di mettere in rete e condividere tra i vari soggetti un grande numero di informazioni digitali, già lo stiamo applicando al turismo e alla cultura e presto lo applicheremo alla sanità» ha dichiarato il vice presidente di Regione Lombardia, Fabrizio Sala (già assessore regionale con delega ad Expo 2015).
E Monza sta diventando più smart? Risponde il sindaco, Roberto Scanagatti: « Monza è ai vertici delle statistiche per il minor digital divide. Dal 2013 abbiamo finanziato parte degli investimenti sulla banda larga e abbiamo implementato il Wi-Fi pubblico – e continua – Monza è una città cardio protetta, siamo la prima città per presenza di defibrillatori». E gli sviluppi futuri? «La città potrà diventare ancora più smart con i “pali intelligenti”. All’interno dei pali della luce infatti potranno passare una grande quantità di informazioni e potranno essere installate anche telecamere di videosorveglianza».
Durante la serata si sono svolte 4 tavole rotonde sui temi dell’informazione (era presente anche il direttore del Cittadino, Martino Cervo), sull’urbanistica, sui comuni digitali e sull’eredità di Expo. Tutto il materiale degli incontri è a disposizione sul sito www.roadtosmartlife.it.