Una azienda su due dichiara una diminuzione della produzione totale. Lo rivela l’indagine congiunturale di aprile 2013 resa nota da Confindustria Monza e Brianza. Solo a marzo 2013 la produzione era in calo per il 29 % degli intervistati .
La restante parte degli associati dichiara un aumento della produzione (30%) o di stabilità (22). I dati dell’estero continuano a rilevare una certa sofferenza visto che solo il 20% delle aziende rileva un aumento. In generale la produzione per l’estero risulta stabile ad aprile su marzo per il 46% degli interpellati (in precedenza era del 60%) e minore per il 35%. In questo contesto il capitolo portafoglio ordini non può che essere giudicato insoddisfacente dalla metà delle imprese; il 48% dichiara anche la riduzione del fatturato e a questa situazione non può che seguire un tasso di utilizzo degli impianti lontano dai tempi d’oro: 48 imprese su 100 dichiarano infatti un utilizzo compreso tra tra il 51 e il 75% del potenziale; a marzo erano 40.
Soffre in particolare il settore metalmeccanico dove il 38% lamenta la riduzione della produzione. Boom del chimico, con la produzione aumentata del 43% pur in presenza di una riduzione della quota export. E aumenta anche il numero di imprese che ricorre agli ammortizzatori sociali per affrontare la lunga crisi: ad aprile sono state 157 contro le 131 di marzo. Complessivamente i lavoratori coinvolti sono 5.253, un numero di poco inferiore (5.271) rispetto al precedente. Quel che è peggio, è che il futuro sembra ancora denso di nuvoloni, stando alle tendenze.