Il Fisco rilancia la partita contro l’evasione attraverso il nuovo redditometro diventato operativo proprio in queste ore dopo le opportune prove tecniche e in attesa che si risolvessero anche gli ultimi aspetti legali, soprattutto legati alla privacy…
L’Agenzia delle Entrate mette in campo una squadra composta da 128 banche dati attraverso le quali verificare la congruità del tenore di vita rispetto a quanto effettivamente dichiarato dai contribuenti. Gli accertamenti scatteranno dalla verifica di quanto dichiarato nel 2010 per l’anno 2009. La tollerenza tra reddito e spesa oltre la quale scatterà l’accertamento è stata fissata nel 20%. Le voci di spesa rilevanti riguardano dall’acquisto di immobili al mutuo, dal canone di locazione o di leasing alle spese condominiali per passare a quelle per alimentari, bevande, abbigliamento e calzature, spese di riscaldamento, gas ed energia elettrica, arredi ed elettrodomestici, visite mediche e collaboratori domestici, assicurazioni, acquisto di apparecchi telefonici, giochi. E ancora: acquisto di auto o imbarcazioni, abbonamenti pay tv, centri benessere, onorari a liberi professionisti, solo per citarne alcuni. L’obiettivo è quello di andare oltre alle polemiche sugli accertamenti effettuati nel 2012 attraverso il redditometro che hanno portato nelle casse statali trenta milioni rispetto ai 708 previsti, con un crollo del 74% rispetto al 2011. Le spese certe messe in relazione con il reddito dichiarato dovrebbe fornire un quadro più preciso.