Monza e Brianza: addio a Emilio Bellazzi, fondatore del gruppo Cima

L'imprenditore ha conquistato il mondo producendo molle: aveva 93 anni. Aveva dato gratis i capannoni di via Philips a Monza per le vaccinazioni Covid.
Monza Emilio Bellazzi Gruppo Cima BtoB Circle - foto Radaelli
Monza Emilio Bellazzi Gruppo Cima BtoB Circle – foto Radaelli Fabrizio Radaelli

È morto Emilio Bellazzi, il fondatore del gruppo industriale Cima, Compagnia italiana molle acciaio che dopo gli esordi in Brianza e l’apertura dei primi stabilimenti si era sviluppata con attività internazionali. Aveva 93 anni. Durante la pandemia aveva offerto gratuitamente gli spazi dell’area ex Philips, di sua proprietà, perché fossero utilizzati come centro vaccinale anti Covid.

La prima azienda l’aveva creata il padre Luciano nel 1946: fornaio, aveva assunto due tecnici e aveva trasformato gli spazi di un capannone per il grano in officina meccanica. Tutto è nato lì, finché l’azienda non passò nelle mani dei figli Emilio e Luigi che, dopo un viaggio in Germania, riportarono in Brianza la conoscenza dei sistemi di produzione più avanzati, snodo dello sviluppo progressivo del gruppo, quello che lo porta ad affermare che, per esempio, una lavatrice su tre al mondo utilizza ammortizzatori Cima.

Monza: storia di Emilio Bellazzi e Gruppo Cima, la svolta dopo un viaggio in Germania

«Le molle si facevano a mano – aveva ricordato in un incontro organizzato da BtoB Circle solo poco tempo fa– io e mio fratello Luigi andammo in Germania per vedere da vicino i macchinari per la produzione. Rimasi entusiasta e ne ordinai un buon numero. Poi dissi a mio fratello: “E adesso chi lo dice a papà?”. Venne in nostro aiuto un ingegnere che convinse nostro padre della bontà dell’acquisto e soprattutto a effettuare i pagamenti». Il Gruppo CIMA prese il volo «i concorrenti ci temevano – riprende Bellazzi – e fecero di tutto per metterci in difficoltà, ma poi ho avuto la soddisfazione di acquisirne diversi. Se fosse per me farei altri “acquisti” ma i miei figli non vogliono. Anche perché adesso mi sono ritirato e ho lasciato tutto a loro».

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