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Micron, meno tagli ad Agrate Per 38 l’ipotesi dell’estero

L’aziende apre, ma ai sindacati non basta. Tra Agrate e Vimercate 58 esuberi in meno rispetto ai 223 previsti. Ma per 38 c’è l’ipotesi di lavorare all’estero mentre 20 dovranno essere ricollocati. Il presidio in Regione.
Uno sciopero alla Micron
Uno sciopero alla Micron Massimo Spinolo

Diminuiscono gli esuberi in Micron, ma i sindacati predicano la cautela. Si passa dai previsti 419 tagli a 309, con un mantenimento e ricollocamento di 110 unità. E nelle sedi di Agrate e Vimercate si potrebbero salvare 58 lavoratori sugli attuali 223 a rischio licenziamento. Qualche passo in avanti nella trattativa tra la multinazionale e i sindacati c’è stato ma non sembra ancora sufficiente. Le parti in causa che si sono trovate al Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) a Roma e i vertici societari hanno aperto questo spiraglio. «In linea teorica 38 impiegati tra Agrate e Vimercate verrebbero mandati fuori dall’Italia e altri 20 ricollocati – ha raccontato il segretario Fim Cisl di Monza e Brianza Gigi Redaelli – Però stiamo parlando di ipotesi e non è neanche detto che questa proposta sia accettata dai lavoratori. Non c’è ancora nulla di ufficiale e andiamo cauti prima di esporci sulla vicenda, perchè di scritto non c’è niente e si deve ancora firmare l’accordo. Vogliamo concretezza». Intanto però le maestranze si stanno preparando a una nuova protesta. «Martedì 25 marzo faremo uno sciopero di otto ore – ha aggiunto il sindacalista – e ci recheremo davanti al consiglio regionale della Lombardia in presidio. La Regione e le istituzioni più in generale devono prendere dei precisi impegni tanto per Micron, quanto per St e tutto il settore delle tecnologie». Nel frattempo i giorni passano e a meno di novità dell’ultima ora il prossimo incontro con l’azienda è fissato per martedì 1 aprile sempre al Ministero.