Lissone, OEB Brugola: «Dipendenti al lavoro per il 90%»

Botta e risposta sulla OEB Brugola di Lissone: i sindacati hanno denunciato lincenziamenti in regime di cassa integrazione, l’azienda ha risposto con i numeri che parlano del 90% di dipendenti al lavoro.
OEB Brugola a Lissone
OEB Brugola a Lissone Gianni Radaelli

«406 su 450 dipendenti al lavoro; ricorso alla cassa integrazione per appena 44 lavoratori; solo per dieci di loro rapporto di collaborazione concluso con un accordo di buona uscita condiviso e firmato dai sindacati». L’azienda OEB Brugola, ha replicato così alla denuncia dei sindacati Fiom, Fim e Uilm che hanno accusato di ricorso alla «cassa integrazione senza rotazione adeguata e a licenziamenti».
E ha ribadito la storica tradizione di tutela del lavoratore che risale al fondatore Egidio Brugola e che è stata proseguita dal figlio Giannantonio e dal nipote Jody, alla guida dell’azienda dal 2015.

«Continuiamo a registrare lamentele da parte dei lavoratori posti in cassa integrazione dice Stefano Muzio di Uilm Uil – Nei giorni delle festività l’azienda è rimasta sempre aperta, tranne il 24 e il 31 dicembre. Sono state fatte assunzioni tra i lavoratori in cassa integrazione. E, per di più, ci sono state alcune interruzioni del rapporto di lavoro, vietate nel periodo dell’emergenza sanitaria».

Diversa la versione fornita dall’azienda: «In un contesto di crisi mondiale in cui l’automotive ha perso il 25 per cento del fatturato – prosegue la direzione – OEB Brugola ha chiuso per appena cinque settimane, dal 23 marzo al 27 aprile scorsi. E già a maggio ha richiamato in azienda il 90 per cento dei lavoratori, lasciandone in cassa integrazione 40».

Nelle settimane di dicembre, a fronte di un anticipo di ordine di alcuni clienti nel timore di un secondo lockdown, OEB ha lavorato non prevedendo le usuali giornate di chiusura di fine anno. Nel mese di gennaio invece la produzione non ha avuto variazioni significative e il ricorso alla cassa integrazione è rimasto limitato a circa il 10 per cento dei lavoratori.
«A fronte dell’emergenza sanitaria i turni di lavoro sono tuttora ridotti – spiega il direttore del personale Luca Colombo – per assicurare le necessarie misure di sanificazione».

OEB Brugola infine ha ribadito la sua tradizionale linea di tutela dei lavoratori: «Negli ultimi cinque anni abbiamo assunto 120 nuovi lavoratori, aperto tre nuovi stabilimenti in Brianza e investito 50 milioni di euro per acquistare macchinari di alta tecnologia».