La meccatronica, disciplina che mira ad una interazione tra meccanica, elettronica ed informatica, è stata al centro venerdì 17 di un incontro ospitato dall’Istituto Leonardo da Vinci di Carate Brianza, che ha avuto come principale relatore Diego Andreis, dal 2015 presidente del gruppo meccatronici di Assolombarda. La mattinata, alla quale hanno partecipato circa centocinquanta studenti, è servita per fare il punto della situazione di un settore che in Lombardia può contare sulla bellezza di 29mila imprese, pari al 37 per cento del manifatturiero regionale, e su 467mila addetti, equivalenti alla metà circa sempre in ambito manifatturiero, e produce 67 miliardi ed 800 milioni di euro di export, corrispondenti al 53 per cento del totale nazionale del comparto.
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Tra le curiosità emerse, ha figurato il ruolo delle donne, poche ma spesso in grado di dimostrarsi più capaci degli uomini. «Come tutta l’industria -ha commentato Andreis a margine-, anche la meccatronica in questo momento sta soffrendo. Abbiamo chiuso gli ultimi due trimestri del 2018 in rallentamento e le prospettive per il 2019 evidenziano una grande incertezza, che è legata principalmente alla dimensione internazionale. Penso al braccio di ferro tra Cina e Stati Uniti e quindi ai dazi, che sta rallentando il mercato, un mercato come il nostro, che si fonda principalmente sull’export. C’è sempre il discorso della Brexit sospeso. In Italia, inoltre, scontiamo il fatto che si parli troppo poco di impresa, industria e meccanica».
Qui si è inserito un focus sul ruolo di Assolombarda: «Stiamo cercando di raccontare la trasformazione dell’industria, in particolare di quella meccanica, con il progetto “Italia meccatronica”, che riassume le convergenze tra meccanica, elettronica e digitale. Siamo di fronte ad una grande opportunità per gli imprenditori, ma un’opportunità che deve passare da una piena consapevolezza»