Lo stato dell’economia si misura anche dalla presenza dei «pos», le apparecchiature per effettuare pagamenti con bancomat o carte di credito. Secondo una indagine effettuata da Cpp Italia – società del gruppo inglese Cpp specializzata nella protezione delle carte di pagamento – questi apparecchi sono diminuiti del 9% in Lombardia nel corso di un anno, con un vero e proprio crollo a Milano, dove le perdite sono state nell’ordine del 16%. Una spiegazione che secondo gli addetti ai lavori risiede nella crisi che ha portato alla chiusura numerosi esercizi commerciali, oltre alla diffidenza nell’utilizzo degli strumenti alternativi al contante per i pagamenti. A questo proposito va detto che nel 90% dei casi gli italiani pagano in contanti mentre la media europea è del 70%. Ma se a Milano quasi due «Pos» su dieci sono spariti, in provincia di Monza e Brianza succede l’esatto opposto. Con un aumento del 49% nel corso di un anno. Insieme a quella di Sondrio, la provincia brianzola ha occupato i primissimi posti della classifica nazionale per l’aumento più rilevante di point of sale nel corso di un anno.
Le carte di pagamento senza crisi In Brianza sono aumentate del 50%
A Milano sono spariti quasi due «Pos» su dieci nel corso di un anno e per alcuni è un altro segnale della crisi. Monza, invece, si moltiplicano gli apparecchi utilizzati per pagare con bancomat e carte di credito.
