Sono 172 i posti di lavoro a rischio in Brianza nelle due gravi criis industriali che sono scoppiate a Monza e a Ceriano Laghetto. Nel primo caso sono i 20 posti di Adac, la sede italiana dell’associazione che garantisce agli automobilisti tedeschi assistenza nei viaggi all’estero, in pericolo, nel secondo i 152 della Gianetti ruote, licenziati con una mail.
Il segretario generale nazionale della Cgil Maurizio Landini, nel pomeriggio di sabato 10 luglio, ha partecipato al presidio permanente dei lavori della Giannetti. «È un mio dovere essere qui oggi – ha detto, accolto dagli applausi dei dipendenti -, quello che e’ accaduto è inaccettabile sotto ogni punto di vista: l’aspettare da parte dell’azienda formalmente gli sblocchi per fare qualcosa che in linea teorica con i licenziamenti non c’entra nulla, qui non parliamo di un’azienda che non ha lavoro». «Siamo qui oggi per dirvi che questa non è una battaglia solo vostra – ha aggiunto Landini -, chiederemo che l’azienda ritiri la procedura e che il Governo la convochi a Roma e che anche le associazioni come Confindustria siano coinvolte in questa situazione». I lavoratori della Giannetti, come reso noto dal segretario provinciale Fiom Pietro Occhiuto, hanno inviato una lettera di solidarietà ai dipendenti della Gkn di Campo Bisenzio (Firenze), lasciati a casa con le medesime modalità.
«Quello che stiamo vedendo in questi giorni non sono licenziamenti, sono delocalizzazioni» aveva dichiarato in precedenza Landini a Lodi a margine dell’assemblea nazionale sulla Logistica a Lodi. Qui il leader della Cgil ha anche incontrato una delegazione di dipendenti e sindacalisti della Adac di Monza.