La Bcc di Carate Brianza celebra i suoi 120 anni: “Una festa per il territorio”

L'Istituto di credito cooperativo celebra l'anniversario all'auditorium del "Parco". Il presidente Redaelli: "Un modo di fare banca autentico".
La festa per i 120 anni della Bcc di Carate Brianza
La festa per i 120 anni della Bcc di Carate Brianza

In un mondo in continuo cambiamento «volatile, complesso, incerto e ambiguo, il credito cooperativo deve mantenere con coraggio la propria identità in linea con la dottrina sociale della Chiesa per fare il giusto, a lungo termine e bene». È l’auspicio e il monito di Annamaria Tarantola, già dirigente della Banca d’Italia, presidente della Rai dal 2012 al 2015 (dal 2019 presiede la Fondazione pontificia Centesimus annus pro pontifice),  ospite della Banca di credito cooperativo di Carate Brianza in occasione, sabato 16, della serata che ha dato il via alla ricorrenza dei 120 anni di fondazione.

I 120 anni della Bcc di Carate: la nascita

A fare gli onori di casa il presidente del consiglio di amministrazione Ruggero Redaelli che ha ricordato momenti e persone che hanno scritto la storia passata, presente e futura dell’istituto di credito, nato dal coraggio e della tenacia di don Costante Mattavelli e di 28 lavoratori, primi soci, il 29 aprile 1903, allora denominato Cassa rurale. Durante la serata all’auditorium di “Il Parco”, la struttura voluta e realizzata dalla Bcc e inaugurata nel marzo del 1987, è intervenuto anche Alessandro Azzi, presidente della Federazione lombarda delle Banche di credito cooperativo e presidente commissione regionale Abi Lombardia.

I 120 anni della Bcc di Carate: le radici, le sfide

Per Tarantola «la significativa evoluzione del credito cooperativo testimonia la solidità e l’attualità dei principi della solidarietà e della sussidiarietà.  Nei suoi anni di vita il credito cooperativo ha percorso un cammino non facile, ha superato crisi e affrontato sfide, rimanendo ancorato al proprio modello d’impresa, alla mutualità, alla cooperazione e alla sussidiarietà. Non possiamo ora perdere di vista due temi importanti la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale, che devono essere perseguiti in modo integrato».

I 120 anni della Bcc di Carate: i riconoscimenti

La festa per i 120 anni della Bcc di Carate Brianza
La festa per i 120 anni della Bcc di Carate Brianza

A Redaelli il compito di ricordare gli amministratori che, nel corso dei 120 anni, hanno guidato l’istituto di credito, fra cui il past president Vittorio Ghezzi, cui è stata destinata l’onorificenza alla memoria, Annibale Colombo (anche lui è stata conferita una onorificenza), presidente dal 2001 al 2022 con alle spalle incarichi sia nell’istituto caratese sia nella federazione lombarda (di cui è stato anche direttore generale), quindi il riconoscimento a Roberto Longoni, attuale vicepresidente, presidente per collegio sindacale da trent’anni.

I 120 anni della Bcc di Carate: “Per il bene della comunità”

Prima dello spettacolo pirotecnico e del rinfresco augurale, Redaelli ha ribadito i valori fondanti il credito cooperativo e ricordando più volte il ruolo della compagine sociale: «Sono onorato di rappresentare una banca con una storia così importante, che ha fatto del suo essere tradizionale un punto di forza, ma che allo stesso tempo è sempre attenta ad abbracciare le innovazioni del futuro. E se siamo riusciti a raggiungere questo traguardo è anche grazie ai soci e ai clienti che in tutti questi centovent’anni hanno sempre dato fiducia a un modo di fare banca autentico e per il bene della comunità. Non è dunque una festa della banca, ma una festa per tutti e per il territorio». Erano presenti in sala altre autorità, fra cui il sindaco Luca Veggian e il parroco don Giuseppe Conti.