Nel 2023 in provincia di Monza Brianza sono stati denunciati 7937 infortuni sul lavoro. Sono stati 42 nell’agricoltura, 6382 nell’industria e servizi e 1513 tra coloro che lavorano per conto dello Stato. Un fenomeno in calo del 19,76% rispetto all’anno precedente quando le denunce erano state 9891. Il 79% di questi hanno riguardato infortuni capitati sul luogo di lavoro (6.308) mentre il 21% (1629) si sono verificati sulla strada, in itinere.
Infortuni sul lavoro 2023 a Monza e in Brianza: i dati della Ats Brianza
I numeri sono stati forniti da Francesco Genna direttore SC Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro ATS Brianza nel corso di un seminario sul tema “Gli infortuni raccontati dai numeri: mappatura del fenomeno nelle province di Lecco e Monza Brianza” organizzato in occasione della Giornata Internazionale della salute e sicurezza sul lavoro che si è celebrata lo scorso 28 aprile.
Nel 2022 sono stati sette gli infortuni mortali e a queste vittime se n’è aggiunta un’altra pochi giorni fa, l’operaio edile che lavorava in un cantiere in zona Cederna a Monza. Per quel che concerne gli infortuni gravi riconosciuti in ambito non stradale, nel 2022 sono stati 671 contro i 723 nel 2021 e i 981 del 2020, anno della pandemia.
Infortuni sul lavoro 2023 a Monza e in Brianza: edilizia la più colpita
Il comparto più colpito è stato quello delle costruzioni con 112 casi, 97 si sono verificati nella metalmeccanica, 55 nei servizi, 45 nella sanità e nei trasporti, 44 nel commercio e nel settore pulizia, rifiuti, disinfestazione. La fascia di età più colpita è quella che va dai 50 ai 54 anni con 919 casi nel 2022. Segue la fascia 45-49 anni con 871 casi e la fascia 55-59 anni con 796. Tra i 40 e i 44 anni si sono riscontrati 821 casi mentre tra i 60-64enni i casi sono stati 336.
Infortuni sul lavoro 2023 a Monza e in Brianza: “Incide anche il fattore invecchiamento”
“La maggiore esperienza-ha sottolineato Genna- non è sinonimo di minor rischio di infortunio. Avviene, invece, il contrario. Si potrebbe pensare che la familiarità col rischio porti a ridurre la soglia dell’attenzione ma non dobbiamo dimenticare il fattore invecchiamento”.
Non vi è una rilevante differenza di genere per quel che concerne il numero degli infortuni. Il 49% dei casi (2962) hanno riguardato le donne mentre il 51% (2783) gli uomini. Le lesioni riscontrate sono state per lo più contusioni (855) seguite dalle ferite (708), da lussazioni e distorsioni (652) e dalle fratture (475).
A essere più colpite sono state mano e dita (951 casi) seguiti da caviglia, piede, alluce e altre dita(468), braccia, gomito, avambraccio e polso (329). Anche coscia, ginocchio, gamba e cingolo pelvico sono particolarmente vulnerabili con 325 casi. Per la colonna vertebrale sono stati riscontrati, invece, 205 casi.
Infortuni sul lavoro 2023 a Monza e in Brianza: in 201 casi i postumi sono stati permanenti
Per quel che riguarda la gravità, sempre nel 2022, sono stati riscontrati 2388 casi di indennità temporanea da 8 a 20 giorni e 1495 da 4 a 7 giorni. Ben 201 casi hanno avuto postumi permanenti con gravità compresa tra >1% e <6% e 134 di gravità tra >6%e < 16%. “Molte dinamiche sono prevenibili e prevedibili-ha sottolineato Genna-per questo occorre intervenire, ma il fattore umano non deve dare immagini di colpa al lavoratore”.