Il settore metalmeccanico in Brianza: la crisi vista dall’osservatorio della Cisl

Boom delle mobilità in Brianza (è record dal 2001), massiccio ricorso ai contratti di solidarietà, 15 aziende fallite e oltre 900 lavoratori licenziati. È questo lo scenario della crisi che attanaglia il settore metalmeccanico in Brianza secondo i dati della Cisl.
Il settore metalmeccanico in Brianza: la crisi vista dall’osservatorio della Cisl

In tutta la Brianza in questo secondo semestre sono state 199 (contro le 244 del semestre precedente) le aziende industriali ed artigiane coinvolte da processi di crisi e/o difficoltà con un totale in queste realtà di 11.030 (erano 10.765) addetti occupati e 7.057 (erano 7.931) addetti coinvolti dall’utilizzo di “ammortizzatori sociali”. Nello specifico i dati, in difetto positivo (mancano alcune rilevazioni di realtà dove come Fim Cisl non siamo al momento a conoscenza e delle richieste effettuate a dicembre di casse integrazioni in deroga), relativi al settore metalmeccanico e del territorio della Brianza vedono:

– 79 aziende (erano 100) con l’utilizzo di cassa integrazione guadagni ordinaria (CIGO) e

1.598 addetti coinvolti (erano 2.055)

– 26 aziende (erano 25) con l’utilizzo di cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS) e

3.778 addetti coinvolti (erano 2.020)

– 13 aziende (erano 12) con l’utilizzo dei contratti di solidarietà (CdS) e 3.005 addetti

coinvolti (erano 2.954)

– 61 aziende (erano 94) con l’utilizzo di cassa integrazione in deroga con 342 addetti

coinvolti (erano 492)

– 43 aziende (erano 20) hanno utilizzato la procedura di mobilità (licenziamenti) con 1.339

addetti coinvolti (erano 410).

Boom di mobilità

Il dato che si evidenzia maggiormente in questa rilevazione è quello riguardante l’aumento, sia del numero di aziende (+ 53,49%) sia dei lavoratori (+ 69,38%) coinvolti dalla mobilità (per quanto riguarda i lavoratori è il numero più alto rilevato dal 2001 ad oggi), sono quindici le aziende fallite con 928 lavoratori licenziati; nelle altre situazioni lo strumento della mobilità rimane per il momento un processo ancora “abbastanza governato” tra le parti. Nel secondo semestre 2014 in rapporto al primo, vi è stata una diminuzione del numero delle aziende interessate a processi di crisi e anche dei lavoratori coinvolti complessivamente anche se di poche unità. Vi è stato un calo anche delle aziende e dei lavoratori collocati in cassa integrazione ordinaria e delle aziende che utilizzano la cassa in deroga (va segnalato che non sono però state rilevate le richieste effettuate a dicembre) mentre è aumentato il numero di aziende e dei lavoratori coinvolti dal ricorso alla cassa integrazione straordinaria e ai contratti di solidarietà.

L’88% delle aziende interessate dall’utilizzo degli ammortizzatori sono sotto i 100 dipendenti fotografando, di fatto, la dimensione media delle aziende metalmeccaniche nel nostro territorio. Con riferimento al primo semestre del 2014, vi è una diminuzione del numero di aziende coinvolte da processi di crisi (- 45) e un leggero aumento del numero degli addetti coinvolti (+ 265), numeri che restano però drammaticamente importanti che testimoniano di una crisi che non è finita e che è ancora molto evidente; si ricordano alcune delle situazioni importanti affrontate in questo periodo, come la chiusura di Carrier di Villasanta, il caso Micron, la vicenda Electrolux e gli esuberi di Alcatel Lucent risolti solo parzialmente.

La geografia della crisi

Ecco nello specifico la situazione del monitoraggio effettuato nelle quattro zone sindacali su cui siamo organizzati in Brianza come metalmeccanici della Fim Cisl.

Zona di Vimercate

– 62 aziende coinvolte con 4.827 addetti occupati e 2.587 addetti coinvolti, di cui:

– 22 aziende con utilizzo di CIGO e 461 addetti coinvolti

– 10 aziende con utilizzo di CIGS e 1.223 addetti coinvolti

– 6 aziende con utilizzo di CdS (contratti di solidarietà) e 1.098 addetti coinvolti

– 13 aziende con utilizzo di CIG in deroga e 90 addetti coinvolti

– 22 aziende con utilizzo di mobilità e 813 addetti coinvolti

Zona di Desio

– 76 aziende coinvolte con 2.681 addetti occupati e 2.190 addetti coinvolti, di cui:

– 30 aziende con utilizzo di CIGO e 650 addetti coinvolti

– 6 aziende con utilizzo di CIGS e 1.135 addetti coinvolti

– 2 aziende con utilizzo di CdS (contratti di solidarietà) e 1.003 addetti coinvolti

– 31 aziende con utilizzo di CIG in deroga e 152 addetti coinvolti

– 11 aziende con utilizzo di mobilità e 253 addetti coinvolti

Zona di Carate

– 34 aziende coinvolte con 1.226 addetti occupati e 472 addetti coinvolti, di cui:

– 20 aziende con utilizzo di CIGO e 363 addetti coinvolti

– 0 aziende con utilizzo di CIGS e 0 addetti coinvolti

– 0 aziende con utilizzo di CdS (contratti di solidarietà) e 0 addetti coinvolti

– 10 aziende con utilizzo di CIG in deroga e 59 addetti coinvolti

– 5 aziende con utilizzo di mobilità e 50 addetti coinvolti

Zona di Monza

– 27 aziende coinvolte con 2.296 addetti occupati e 1.808 addetti coinvolti, di cui

– 7 aziende con utilizzo di CIGO e 124 addetti coinvolti

– 10 aziende con utilizzo di CIGS e 1.420 addetti coinvolti

– 5 aziende con utilizzo di CdS (contratti di solidarietà) e 904 addetti coinvolti

– 7 aziende con utilizzo di CIG in deroga e 41 addetti coinvolti

– 5 aziende con utilizzo di mobilità e 223 addetti coinvolti