Cassa integrazione a rischio I sindacati: «Rapidità e chiarezza»

Rapidità e chiarezza nella ricerca di una soluzione alla crisi che rischia di colpire 700mila lavoratori dal prossimo giugno. Li chiedono i sindacati al governo, nel reperimento del miliardo e mezzo che dovrà garantire la cassa integrazione. Camusso (Cgil): «Rinviando spese militari già programmate, far pagare le rendite finanziarie e i grandi capitali».
Susanna Camusso
Susanna Camusso

Un incontro urgente a Roma per parlare delle migliaia di lavoratori che da maggio resteranno senza cassa integrazione. I leader dei sindacati sono stati ricevuti dai presidenti di Camera e Senato dopo una manifestazione in piazza Montecitorio.

«Non risolvere i problemi dei lavoratori significa mandare allo sfascio il paese – ha aspiegato la leader della Cgil, Susanna Camusso, chiedendo un cambiamento dell’agenda politica – per la Cig in deroga non c’è bisogno di aspettare, il governo ha tutti gli strumenti».

Con Bonanni (Cisl) e Angeletti (Uil), i sindacati hanno chiesto a Laura Boldrini e Piero Grasso rapidità e chiarezza nella ricerca di una soluzione alla crisi che rischia di colpire 700mila lavoratori dal prossimo giugno. Per loro è necessario trovare per il 2013 – in base alle proiezioni elaborate dalle Regioni nei primi mesi dell’anno – una cifra ulteriore tra i 1.400 e 1.700 milioni. E hanno portato qualche idea.

«Al paese servono più risorse per il lavoro e non servono nuove manovre economiche i soldi per rifinanziare la Cig in deroga si posso trovare per esempio rinviando le spese militari già programmate o facendo pagare le rendite finanziarie e i grandi capitali. Non c’è bisogno di un genio», ha detto Camusso. «Fornero non si pianga addosso ma ci dia una risposta chiara. Ci aspettiamo che venga fatto transitare un decreto sulla Cig in deroga nel Def», ha fatto eco Bonanni.

«Faremo tutto il possibile per cercare di arrivare ad un finanziamento della CIG, prendendo i soldi dove sono – ha dichiarato il sottosegretario all’Economia, Gianfranco Polillo, a Radio 24 – Lo faremo evitando ulteriori aumenti della pressione fiscale, che ha raggiunto livelli insostenibili e che avrebbe un effetto perverso, perchè se aumentassimo le tasse quello che otterremmo per finanziare la cassa integrazione lo perderemmo in termini di maggiore disoccupazione».

Solidarietà dal presidente Boldrini. «Condivido queste preoccupazioni, perchè so quanto sia pesante la crisi che colpisce il mondo del lavoro. Oggi, la Camera, attraverso la Commissione speciale, è in grado di esaminare con assoluta tempestività qualunque provvedimento di urgenza che dovesse venire dal governo o dai gruppi parlamentari. Qui faremo la nostra parte. Non ho alcun dubbio sul fatto che tutti i gruppi parlamentari riconosceranno questa necessità».