Carrier in cerca di un compratore Alcatel, il governo convoca l’ad

Il governo ha convocato il Ceo di Alcatel Lucent per chiedere un ripensamento. L’assessore regionale Melazzini incontra i vertici dell’azienda di VIllasanta e spera in una soluzione positiva.
I lavoratori della Carrier in manifestazione
I lavoratori della Carrier in manifestazione Fabrizio Radaelli

Ore febbrili per le sorti di oltre 600 lavoratori dell’area Vimercatese, in particolare per i 400 dichiarati in esubero alla Alcatel Lucent di Vimercate, e i 212 della Carrier di Villasanta che ha annunciato la chiusura per l’estate. Il primo caso è stato affrontato nella giornata del 27 gennaio al ministero dello Sviluppo Economico tra il sottosegretario Claudio De Vincenti, il management aziendale e le organizzazioni sindacali. Nel corso dell’incontro il sottosegretario ha annunciato di avere convocato il Ceo di Alcatel, Michel Combes, per «confrontarsi sul piano della multinazionale e le ripercussioni occupazionali e produttive». Per ora Alcatel «ha accettato la richiesta del governo di non intraprendere scelte unilaterali».

Più complessa la vicenda di Villasanta. Amministratore delegato e direttore delle risorse umane della Carrier hanno infatti confermato all’assessore regionale alle Attività produttive Mario Melazzini la decisione di lasciare Villasanta e ha annunciato una possibile attività di scouting per cercare un compratore del sito che oggi vede 212 persone in mobilità. Nel corso dell’incontro avvenuto martedì 28 gennaio «Carrier ha comunicato l’impossibilità di tornare indietro dal percorso avviato» e tuttavia l’assessore Melazzini ha riscontrato «una certa apertura di disponibilità che mi induce a sperare che si possa trovare una soluzione positiva. Nelle prime settimane di febbraio Carrier deciderà se cercare un soggetto che svolga attività di scouting per trovare un’impresa interessata ad acquistare il sito per impiantare un’attività produttiva. Se questo avvenisse noi saremmo pronti ad affiancare questa fase con gli strumenti a disposizione o con quelli che verranno dopo l’approvazione della legge sulla libertà di impresa e competitività».