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Assimpredil a Monza: “Stipendi fino a 2.500 euro ma l’edilizia agli italiani non piace più”

Consiglio di zona Assimpredil Ance a Monza, la presidente De Albertis: "Notiamo una grande disaffezione verso l'attività"
Seconda da sinistra la presidente Assimpredil Ance De Albertis

C’è un’occasione da non perdere, quella costituita dai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza e dal loro adeguato utilizzo. Regina De Albertis, presidente di Assimpredil Ance Milano Monza Brianza Lodi, ne è convinta e lo ha ribadito durante il recente Consiglio di zona svoltosi a Monza. «Il Pnrr – ha sottolineato – rappresenta una grande opportunità. Pubblico e privato devono lavorare insieme per creare un sistema di regole che non funzioni soltanto nella straordinarietà, ma che abbia valore anche nell’ordinarietà».

Edilizia, manca personale specializzato, 50% del personale è straniero

Il settore edile, intanto, deve fare i conti, come del resto altri comparti in Italia, con la mancanza di personale specializzato. Gli italiani, insomma, non sono più attirati da un’ attività impegnativa, ma che può comunque garantire buoni guadagni. Un lavoratore disposto a fare anche qualche straordinario, a fine mese riceve una busta-paga contenente 2.400-2.500 euro. Ma nemmeno questa retribuzione sembra interessare i giovani di casa nostra. Il 50% dei lavoratori che prestano servizio nei cantieri delle province di Milano, Monza e Lodi, non è cittadino italiano.

Edilizia, l’importanza delle scuole specializzate

«In effetti – ha riconosciuto Regina De Albertisnotiamo una grande disaffezione verso questa attività, malgrado sia ben retribuita. Noi cerchiamo di dare maggiore visibilità a questa nuova visione delle costruzioni». A garantire un’adeguata formazione provvedono gli Enti bilaterali, gestiti dalle associazioni imprenditoriali e dalle organizzazioni sindacali. Recentemente, è stato appunto promosso a Milano dagli Enti bilaterali un open day rivolto ai giovani abitanti delle case popolari di San Siro. Su una platea composta da 500 potenziali «nuovi» lavoratori, solo un centinaio ha manifestato un certo interesse. «Le scuole edili – ha specificato Regina De Albertis – preparano i lavoratori in base alle specifiche esigenze del mercato». La responsabile di Assimpredil Ance di Milano, Monza Brianza e Lodi, ha ribadito anche la necessità di un’alleanza tra pubblico e privato per realizzare abitazioni accessibili alla fasce meno abbienti della popolazione.

Edilizia penalizzata dalla crescita dei prezzi delle materie prime

«Ed anche gli studentati – ha aggiunto – devono essere realizzati in maniera tale che siano poi accessibili agli studenti». E poi c’è la questione della folle crescita dei prezzi delle materie prime, penalizzante per l’intera filiera dell’edilizia. Il 31 dicembre scadrà il Decreto Legge Aiuti. «Le materie prime – conclude – in un anno sono aumentate del 30-35%. Finora i prezziari venivano aggiornati due volte all’anno. Nel 2023 l’aggiornamento avverrà una volta ogni anno. Ma noi siamo per i prezziari dinamici, che si aggiornino in automatico. Una procedura già utilizzata in Francia e Spagna».