Assegnati a Roma i premi Sapio «Senza ricerca non c’è sviluppo»

Le parole del presidente del gruppo Sapio di Monza danno la scossa alla cerimonia di consegna del prestigioso riconoscimento assegnato a quattro brillanti ricercatori su 167 candidature.
Alberto Dossi con il vice presidente del Senato, Maurizio Gasparri, e i vice presidenti del Gruppo Sapio, Andrea Dossi e Maurizio Colombo, oltre a Massimo Manelli e Francesco Ferri di Confindustria Monza
Alberto Dossi con il vice presidente del Senato, Maurizio Gasparri, e i vice presidenti del Gruppo Sapio, Andrea Dossi e Maurizio Colombo, oltre a Massimo Manelli e Francesco Ferri di Confindustria Monza

Leonida Miglio e Hans von Kaenel per gli studi che aprono nuove frontiere industriali nell’era del silicio, Francesco Lo Coco per la ricerca sui farmaci in grado di curare la leucemia acuta promielocitica senza chemioterapia e Fabio Sciarrino per l’analisi delle tecnologie fotoniche per l’informazione quantistica sono i vincitori del Premio Sapio per la Ricerca Italiana assegnato martedì 18 febbraio al Senato della Repubblica. Il Premio è organizzato dal gruppo Sapio di Monza leader nel settore dei gas tecnici e medicinali.«Bisogna essere consapevoli che senza ricerca non ci possono essere sviluppo e competitività – ha detto il presidente del gruppo, Alberto Dossi -È proprio questo il vero obiettivo da centrare, incrementare la competitività del Paese e favorirne la crescita a livello internazionale. Quest’anno al Premio Sapio hanno partecipato 167 ricerche, di cui 82 nella categoria junior: è la migliore risposta che i giovani ricercatori potessero dare al Paese, all’immobilismo del sistema politico, a cui ribattono con slancio, dinamismo e culto della qualità. Sono 167 voci che hanno ancora fiducia nell’Italia, a cui vorrei aggiungere la mia».

“Bisogna essere consapevoli che senza ricerca non ci possono essere sviluppo e competitività – commenta il Presidente di Gruppo Sapio, Alberto Dossi -. Ed è proprio questo il vero obiettivo da centrare, incrementare la competitività del Paese e favorirne la crescita a livello internazionale. Quest’anno al Premio Sapio hanno partecipato 167 ricerche, di cui 82 nella categoria junior: è la migliore risposta che i giovani ricercatori potessero dare al Paese, all’immobilismo del sistema politico, a cui ribattono con slancio, dinamismo e culto della qualità. Sono 167 voci che hanno ancora fiducia nell’Italia, a cui vorrei aggiungere la mia».