L’adesione è stata altissima, davanti ai cancelli di StMicroelectronics ad Agrate Brianza mercoledì mattina, dalle 5.30, circa 800 lavoratori hanno manifestato il loro no al piano industriale che prevede altrettanti esuberi.
«Oggi il sito STMicroelectronics di Agrate Brianza ha dato una risposta chiara e forte – commenta Pietro Occhiuto, segretario generale di Fiom Cgil Brianza – non accettiamo questo piano industriale. Lo sciopero, proclamato da tutta la RSU, ha avuto un’adesione altissima e ha visto la partecipazione convinta e determinata di circa 800 lavoratrici e lavoratori al presidio davanti ai tornelli. La mobilitazione dimostra che la fabbrica è compatta e unita, e che i lavoratori e le lavoratrici non intendono assistere passivamente a un processo che punta a ridimensionare e svuotare un sito storico, strategico e altamente produttivo come quello di Agrate».
Agrate Brianza, presidio all’alba alla St Microelectronics: «Non è stato uno sciopero, è stato un segnale»
E poi: «Abbiamo ribadito in tutte le sedi istituzionali e ora lo gridiamo anche dalla fabbrica: questo piano industriale è inaccettabile, non tutela l’occupazione, non garantisce una visione di lungo periodo e non valorizza le competenze presenti. È un progetto che va bloccato, riscritto e discusso pubblicamente. Come Fiom, chiediamo al Governo e all’azienda di assumersi fino in fondo le proprie responsabilità. Servono scelte coraggiose, serve innovazione, serve un piano che investa davvero su Agrate. E fino a quando non ci sarà una proposta diversa, continueremo a mobilitarci con ancora più forza. Oggi non è stato solo uno sciopero: è stato un segnale. Chi pensa di andare avanti senza ascoltare chi lavora, da oggi sa che troverà un muro di dignità, di coscienza e di lotta».