È un “Popcast” quello ideato dal giornalista Carlo Mondonico e da Andy Bluvertigo. Trenta minuti per parlare di pop, arte, musica, moda, stili di vita. «La cultura pop come non l’hai mai ascoltata – annuncia Mondonico – con storie, aneddoti, curiosità e segreti che hanno cambiato il nostro modo di essere, pensare, vivere». Da una parte Carlo Mondonico che è giornalista, autore, speaker radiofonico, dall’altro l’amico Andy Bluvertigo, al secolo Andrea Fumagalli, fondatore insieme a Morgan della band nata a Monza e oggi ancora cantante, musicista, compositore e artista.
Il Popcast di Andy e Mondonico e l’esordio con Mtv
«Con il nostro Popcast– spiega Mondonico- vogliamo accompagnare chi ci segue in un viaggio tra musica, arte, moda e stili di vita per scoprire cosa c’è dietro la nascita di miti, icone e tutte quelle rivoluzioni pop che hanno fatto epoca». Ogni episodio è una storia. Il primo pubblicato sul canale youtube racconta la storia di Mtv e non può che aprirsi con una citazione: «Ladies and Gentlemen Rock&roll». Esattamente la stessa frase pronunciata nell’agosto 1981 durante la prima messa in onda.
Ribatte Andy con “Video killed the radio star” che fu il primo video musicale dopo anni in cui i cantanti italiani si improvvisavano attori nei “musicarelli”, i film che avevano protagonisti Gianni Morandi o Al Bano e che erano l’occasione per ascoltare i loro successi. Si parla anche di Mtv award, il premio vinto proprio dai Bluvertigo nel 1998. «Siamo due professionisti e amici nella vita che condividono la passione per la musica, l’arte e tutto ciò che crea costume e condiziona la società nel suo vivere quotidiano -spiega Mondonico- quando ho avuto l’idea ho coinvolto subito Andy che conosco da quando eravamo ragazzini. Davvero noi quando ci incontriamo parliamo di cultura pop».
Il sogno di Popcast? Farlo a teatro
Il “Popcast” è registrato nella casa-studio dove Andy realizza anche le sue opere: «Facciamo tutto noi, giriamo, montiamo, in pochi minuti Andy realizza anche la musica».
Nelle prossime puntate si parlerà del Blitz Club di Londra dove Boy George faceva il guardarobiere, della storia di Elio Fiorucci che riuscì a creare connessioni tra moda e arte e si è già parlato di Brit pop degli anni Novanta. Il futuro del “Popcast”? «Ci piacerebbe andare nei teatri -spiega Mondonico- interagire con il pubblico. Andy potrebbe suonare i brani di cui parliamo e anche realizzare un’opera alla fine della serata, magari da battere all’asta in beneficenza».