Lissone, verso il 25 novembre con il corteo “Io ci sono” e la mostra “Com’eri vestita”

Un percorso corale con l'associazione QDonna e tutte le scuole della città

Un percorso di speranza insegnando il rispetto verso tutti. In occasione della giornata contro la violenza sulle donne i protagonisti sono i giovani, gli studenti delle scuole superiori della città sono stati coinvolti da QDonna e dall’amministrazione, insieme al gruppo di cammino e al gruppo “mezz’ora al giorno” per gridare insieme e con forza “No contro la violenza di genere”. In attesa del corteo “Io ci sono” di martedì 25, a cui è invitata tutta la cittadinanza, gli alunni del Meroni hanno dato il via alle iniziative collegate ai progetti “il Meroni per la donna” con l’inaugurazione, martedì scorso, della mostra “Com’eri vestita” in collaborazione con l’associazione Libere sinergie che li ha portati a ragionare e riflettere sulla vittimizzazione secondaria. Un progetto corale, proposto dalla docente Maria Rosaria Marra, condiviso con Giulia Marchio e le altre colleghe che ha immediatamente trovato il sostegno della dirigente Valentina Calì. «La nostra scuola con questo percorso si è fatta carico di un messaggio importante e lo ha fatto “vestendosi” di una forte responsabilità educativa- spiega Natalia Librizzi, che ha collaborato al progetto-. Abbiamo scelto di educare al rispetto, alla consapevolezza e all’empatia. Non solo abbiamo parlato ai ragazzi ma, loro stessi, sono stati protagonisti». Non una semplice mostra ma una vera performance dei ragazzi di varie classi che, accanto ai manichini vestiti esattamente come le vittime, ne hanno letto le storie. Una dimostrazione di grande maturità e consapevolezza.

Un esempio di una scuola fatta di partecipazione, di dialogo, di ragazzi che non temono di prendere parola e adulti che non hanno paura di ascoltare, come ha detto la docente “la scuola che vorrei”. «Ho visto cuore, consapevolezza tra i ragazzi- continua la dirigente Calì- una performance che mi ha commosso. Questa è la scuola di cui vado fiera e questi i messaggi che devono diventare atteggiamenti quotidiani». Martedì presenti anche le referenti di QDonna e Gabriella Penno, di Libere Sinergie che sono rimaste senza parole nel vedere la performance degli studenti. Saranno ancora loro i protagonisti, con i coetanei di Ecfop, Europa Unita, Parini del corteo che si snoderà dalla stazione, alle 11, sino a piazza Libertà dove ci sarà un flash mob. Proprio i ragazzi hanno preparato dei cartelloni che testimoniano l’importanza di una relazione di ascolto e di rispetto come antidoto alla violenza di genere. Durante il corteo, che è aperto a tutta la cittadinanza, ci saranno momenti di animazione e un breve momento di riflessione in piazza, a cui parteciperà anche Laura Borella il sindaco. «Quest’anno incontrando i ragazzi nelle scuole stiamo cercando di ricordare che solo loro il motore del cambiamento- ha sottolineato Fiorella Brambilla, presidente di QDonna- e stiamo cercando di far capire che il rispetto e l’ascolto sono l’antidoto alla violenza di genere».