U-Power Stadium, 40 anni fa la prima pietra dell’ex Brianteo: non solo calcio, anche Clapton e Michael Jackson

Era il 13 novembre 1982 quando iniziò l'avventura dell'ex Brianteo, oggi U-Power Stadium, uno degli ultimi esempi di struttura brutalista
Una foto storica del cantiere dello stadio Brianteo

Veniva posata il 13 novembre 1982, esattamente quarant’anni fa, la prima pietra dello stadio Brianteo, oggi rinominato per ragioni commerciali U-Power Stadium. Inaugurato dopo varie traversie solamente sei anni più tardi, nel famosissimo 2-1 di Coppa Italia del Monza di Frosio sulla Roma all’epoca tra le protagoniste della Serie A, l’impianto di viale Sicilia sportivamente è la casa dei biancorossi da allora, mentre architettonicamente rappresenta uno degli ultimi esempi di struttura brutalista. Il brutalismo è una corrente architettonica nata degli anni Cinquanta nel Regno Unito; uno stile che si focalizza prima di tutto sulla funzione degli edifici, sulla forza delle forme rispetto al mero impatto estetico. È lo stile del cemento a vista, delle finiture grezze, dei volumi imponenti e massicci, ma anche della chiarezza formale delle strutture, quasi sempre concepite per dare vita a un senso di unità e di inclusione.

U-Power Stadium, prima pietra nel 1982: esempio di struttura brutalista

Uno dei segni distintivi dello stadio è certamente la copertura della tribuna ovest, un’imponente ed iconica tettoia studiata per resistere ai carichi più importanti, considerata anche la storica nevicata del 1985 che imperversò in tutta Lombardia. All’epoca della progettazione era stato studiato per accogliere 18mila persone. Oggi, dopo anni di chiusura e inagibilità della tribuna est, è stato riportato quasi alla capienza originale grazie ai lavori della nuova proprietà targata Fininvest. L’ingresso del gruppo finanziario della famiglia Berlusconi è stato reso possibile, e probabilmente appetibile, proprio dalla disponibilità dello stadio e del centro sportivo oggi intitolato al capostipite Luigi. Nel luglio del 2018, infatti, a trent’anni dall’apertura dell’impianto, dopo un paio di gare andate deserte, il Monza 1912 di Nicola Colombo se ne aggiudicò la gestione per 44 anni a 10.101 euro oltre iva di canone annuo d’affitto. Un prezzo assolutamente alla portata, che praticamente rende l’arena biancorossa di proprietà del Calcio Monza che, oltre alla gestione sportiva, potrà in futuro disporne anche per attività commerciali e ricreative.

U-Power Stadium, la prima pietra nel 1982: ha ospitato tante star della musica

Peraltro, un’idea che profuma di ritorno al passato, considerato che sono state tantissime, ad esempio, le star della musica italiana ed internazionale che avevano scelto il Brianteo per creare quella connessione tra artista e pubblico che è possibile sperimentare soltanto con un concerto live: tra gli italiani più celebri senza dubbio Litfiba, Zucchero, Eros Ramazzotti, Ligabue, Franco Battiato ed Elio e Le Storie Tese; tra gli internazionali Michael Jackson nella storica tappa italiana del 6 e 7 luglio del 1992 del Dangerous World Tour, ma anche Eric Clapton, Elton John e Jamiroquai.

U-Power Stadium, la prima pietra nel 1982: nel futuro tre settori uniti “a onda”

Nel prossimo futuro dell’U-Power Stadium c’è sicuramente la volontà di completare l’opera con la copertura della tribuna est e delle curve nord (oggi interamente riservata ai sostenitori ospiti) e sud (casa dei gruppi ultras della Davide Pieri), unendo i tre settori in un idealistico involucro ad onda che trasporti l’arena biancorossa dal tardo brutalismo degli anni Ottanta direttamente nel mondo sportivo avveniristico del nuovo millennio