Truffa delle auto di lusso con finti uffici postali: arresti a Cesano e Nova

Ci sono anche un 47enne di Cesano Maderno e un coetaneo di Nova Milanese tra le dieci persone raggiunte da un’ordinanza cautelare (sette in carcere e tre agli arresti domiciliari) per una presunta maxi truffa per acquistare fittiziamente auto di lusso destinate all’estero.
Una Range Rover
Una Range Rover

Ci sono anche un 47enne di Cesano Maderno e un coetaneo di Nova Milanese tra le dieci persone raggiunte da un’ordinanza cautelare (sette in carcere e tre agli arresti domiciliari) eseguita dai carabinieri del comando provinciale di Genova nell’ambito di una inchiesta su una associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni di proprietari di auto di lusso e al riciclaggio e contraffazione di assegni e documenti.

Per perpetrare le truffe, dodici quelle accertate, per un giro di affari di circa un milione, il gruppo, attraverso un esperto informatico, avrebbe creato anche falsi siti internet per finti uffici postali. Secondo quanto ricostruito dai militari, il gruppo individuava le inserzioni di auto di lusso sui siti di vendite on line, contattava il venditore dicendo di poter pagare con assegno circolare postale, ovviamente falso.

Una volta consegnato l’assegno all’ignaro venditore, per evitare di essere scoperti creavano un sito del falso ufficio postale con tanto di finto direttore, un complice che rispondeva a un numero di telefono creato appositamente tramite il sistema Voip. Non solo, l’ufficio veniva anche indicizzato su Google e inserito sul sito delle Pagine Bianche.

Filato tutto liscio, con il passaggio di proprietà dell’auto avvenuto, scattava la seconda fase del piano: l’auto di lusso acquistata, Porsche, Range Rover e Maserati, veniva cancellata dal registro auto italiano e trasportata in Germania o nei Paesi Bassi dove poi veniva rivenduta a ignari clienti.