Sfogo del sindaco uscente di Seregno: «Chi fa siti anonimi deve morire»

Sfogo del sindaco uscente di Seregno, Giacinto Mariani, contro i giornalisti di alcuni siti web anonimi davanti alle telecamere di Seregno Tv: «Basta con le cattiverie, spero che le opposizioni la smettano di rifarsi a siti anonimi gestiti da animali, da banditi, da ladri e da schifosi».
Seregno - Matteo Salvini durante lo spostamento da piazza Segni alla sala Gandini, tra Edoardo Mazza e Giacinto Mariani
Seregno – Matteo Salvini durante lo spostamento da piazza Segni alla sala Gandini, tra Edoardo Mazza e Giacinto Mariani Paolo Colzani

Sfogo del sindaco uscente di Seregno, Giacinto Mariani, contro i giornalisti davanti alle telecamere di Seregno Tv: lunedì ha approfittato dei festeggiamenti del nuovo primo cittadino Edoardo Mazza, suo successore, per minacciare di morte i giornalisti del blog Infonodo.org. «Spero che il sito anonimo muoia perché se lo merita» dice Mariani davanti alla telecamera. «La città di Seregno – ha proseguito – ha dimostrato che non ha bisogno di falsità, di cattiverie, di atti anonimi… Basta con le cattiverie, spero che le opposizioni la smettano di rifarsi a siti anonimi gestiti da animali, da banditi, da ladri e da schifosi».

I sostenitori apprezzano e il sindaco uscente, alla presenza anche di Fabrizio Sala, assessore regionale a Expo 2015, continua: «Queste persone devono morire, non sono degne di essere chiamate persone».

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Mariani nel 2013 era finito nella bufera, tanto da portare alle dimissioni di gran parte del gruppo leghista in consiglio,in seguito alla pubblicazione di un’intervista sull’Espresso, a firma di Fabrizio Gatti, all’allora vicepresidente di Confindustria provincia di Monza Mario Barzaghi sui suoi presunti affari con Mariani, un ufficiale dei carabinieri e un sedicente malavitoso.