Due “panchine rosse” sono state inaugurate a Seregno in occasione della giornata contro la violenza sulle donne in due luoghi simbolo di educazione e crescita. Al liceo Parini, nella succursale di viale Tiziano, indirizzo economico-sociale e al centro scolastico di via Briantina dove ci sono gli istituti Bassi e Levi. Martedì 23 novembre, con largo anticipo sulla giornata ufficiale, gli studenti dell’indirizzo economico-sociale del liceo Parini hanno collocato una “panchina rossa” all’esterno dell’edificio per fare memoria a tutti del rispetto che occorre portare alle donne e che le violenze contro di loro sono ingiustificate.
All’inaugurazione erano presenti il dirigente Gianni Trezzi e l’assessore all’istruzione Federica Perelli, oltre ai docenti Mariella Longoni, Wally Arbini e Luisa Valagussa e una folta rappresentanza degli studenti. Un’analoga panchina lo scorso anno era stata inaugurata davanti alla sede del liceo di via Gramsci. A porgere il saluto ufficiale il dirigente Trezzi, quindi l’assessore Perelli plaudendo all’iniziativa ha chiesto espressamente agli studenti di organizzare il prossimo anno una serata evento aperta al pubblico per sensibilizzare sul problema della violenza.
Al centro scolastico di via Briantina, giovedì 25 novembre, i fari della mattinata sono stati puntati verso l’inaugurazione della “panchina rossa”, posta ai bordi di un’are averde, che ha richiamato anche personalità del mondo politico. Erano presenti il presidente della provincia di Monza e Brianza, Luca Santambrogio e Alessandra Ghezzi, consigliera provinciale di pari opportunità, discriminazione di genere e mondo del lavoro, oltre al sindaco di Seregno Alberto Rossi e l’assessore all’istruzione Federica Perelli, una folta rappresentanza di studenti e docenti dei due istituti Bassi e Levi.
Parole di benvenuto e di significato dell’evento sono state espresse dai dirigenti Massimo Viganò (Levi) e Bruno Rossilli (Bassi), i quali hanno sottolineato il valore dell’educazione e che occorre far capire ai giovani di cambiare il loro comportamento di possesso tipico degli uomini nei confronti delle donne.
Santambrogio che ha detto rivolgendosi agli studenti “venire in una scuola a me non capita spesso, però, a voi desidero ricordare che siete la generazione che governerà il domani, ed è fondamentale che abbiate ben inteso che il concetto di amore non vuol dire possesso. La parola amore ha significato più profondo. Il concetto di possesso va cambiato e occorre accettare di buon grado quando le cose nate tra un uomo e una donna finiscono” Ha quindi rivolto un grazie per la loro presenza alla cerimonia e li ha invitati “ a partecipare anche alle celebrazioni o agli eventi promossi dai comuni che registrano la presenza di adulti e quasi assenza di giovani”.
Un pensiero di riflessione è stato espresso da Alessandra Ghezzi. Il sindaco Rossi ha sottolineato il fatto che “siano stati 4 uomini a levare i veli alla panchina rossa ed è assurdo che ci sia una giornata alle donne che invece dovrebbero una normalità. Persone da rispettare e amare, perché l’amore è un dono, non un possesso. E a causa di questo “possesso” ci siamo inventati dei simboli”.
Infine, si è augurato che” questa giornata fra alcuni anni non si celebri più, affinché l’amore prevalga sulla violenza. Pensateci voi maschi”. Delle studentesse hanno letto una poesia di Frida Kahlo, quindi recitato il monologo di Paola Cortellesi. È seguita una performance delle ragazze di 5D sistema moda. Ha chiuso un flashmob, eseguite dalle studentesse del Levi, sulle note di Respect di Aretha Franklin.