Salute, i buoni consigli di Garattini ospite del Rotary Sedeca

Il ricercatore Silvio Garattini, 94 anni, ha tenuto una conversazione al Rotary Sedeca spaziando sui problemi della sanità italiana.
Rotary Sedeca Silvio Garattini
Rotary Sedeca Silvio Garattini

Scienziato di fama internazionale, fondatore nel 1961, dell’istituto Mario Negri, eccellenza mondiale nel campo della ricerca farmacologica, il bergamasco Silvio Garattini, 94 anni, ha tenuto una conversazione al Rotary Sedeca spaziando sui problemi della sanità italiana.

Accolto dalla presidente Silvia Coletti, giovedì 17 novembre erano presenti anche i presidenti del Rotary Colli Briantei, Francesco Pulerà e del Varedo, Gianni Matera e il sindaco di Seregno Alberto Rossi.

Salute, i buoni consigli di Garattini: l’importanza del servizio sanitario nazionale

Ha iniziato col dire: “Siamo un Paese in cui l’attesa di vita alla nascita è fra le migliori del mondo, ma la durata di vita “sana” ci colloca a bassi livelli nella classifica mondiale. La popolazione invecchia ed è nell’interesse generale che vi siano meno malattie, nell’interesse individuale ma anche per la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale. Un servizio sanitario che è un bene straordinario a cui l’attuale popolazione italiana deve dire grazie, perchè non ha provato quello che c’era fino a settanta anni fa. Un servizio sanitario che va tenuto caro, ma a ben guardarlo c’è un po’ di delusione in quando non risponde a tutti i criteri che ci aspettiamo, infatti, s’è dimenticato di una parola importante: la prevenzione. La maggior parte delle malattie sono curabili e il 50% delle malattie croniche si possono evitare, come l’insufficienza cardiaca e i tumori”.

Salute, i buoni consigli di Garattini: come invecchiare bene

Passando all’argomento dell’invecchiare bene e in salute ha spiegato: “Sono le cose che tutti conosciamo: eliminare fumo, alcol e droghe; nonchè sedentarietà, aumento di peso e obesità; migliorare l’alimentazione in termini di varietà e di moderazione; esercitare attività fisica e intellettuale, vita sociale e mantenere una giusta durata di sonno. Di alimentazione e attività fisica, forse si parla di più rispetto ad altri ambiti altrettanto importanti come la vita sociale, l’attività intellettiva e il riposa. Durante il periodo in cui siamo attivi, è importante sviluppare relazioni sociali ed avere interessi che possono durare anche nell’epoca pensionistica. Tutto ciò, insieme agli altri stili di vita, serve per evitare la diminuzione delle nostre attività cognitive. Per quanto riguarda il sonno che non serve solo per il riposo, ma serve per aumentare l’eliminazione delle scorie cerebrali che si accumulano durante la giornata. L’attività fisica è importante per le sue conseguenze sul cervello, perché un miglioramento della circolazione determina una maggiore disponibilità di ossigeno a livello capillare per mantenere i neuroni in buone condizioni. È chiaro che un eccesso di attività fisica, soprattutto quella da contatto, può avere conseguenze negative”.

Salute, i buoni consigli di Garattini: “Un sistema di protezione della proprietà intellettuale”

Ha indirizzato il suo intervento sull’obiettivo dei governi e dei servizi nazionali che “intendono tutelare la salute dei cittadini, deve consistere nel garantire l’accesso ai trattamenti efficaci e non accrescere i profitti di altri. Occorre un sistema di protezione della proprietà intellettuale che risponda meglio alle esigenze degli ammalati. Modificare la legge sui brevetti solo per i prodotti che riguardano la salute, per la peculiarità del settore che deve garantire il benessere della collettività, vietare il brevetto del nome commerciale per il farmaco, impedendo alle industrie di ritagliarsi un mercato “che rimane nella penna”, come dicono i medici di medicina generale”.

Salute, i buoni consigli di Garattini: come rallentare il declino cognitivo

Rispondendo alla serie di domande tra le tante: come si può fare in generale per rallentare il declino cognitivo? “Dobbiamo aumentare la nostra riserva cognitiva attraverso tutte le modalità: lettura, input visivi, giochi di società, e quant’altro aiuti ad avere un alto livello da cui parte il declino cognitivo inesorabile con il passare degli anni”. Ha concluso: “Invecchiare in salute è una delle più grandi sfide del prossimo futuro. Non esistono”cibi della longevità”, abbiamo bisogno di una varietà. La dieta mediterranea è un buon modello per la sua ricchezza in vegetali, senza dimenticare la moderazione”.