«Matteo Renzi sarà con me a Monza il 6 settembre al Gran premio». L’annuncio della presenza del premier alla tappa monzese del campionato mondiale di formula uno arriva dal presidente del Coni, Giovanni Malagò che nei giorni scorsi ha incontrato a Palazzo Chigi il presidente del Consiglio per discutere di tematiche legate al mondo dello sport, a cominciare dalla candidatura di Roma ai Giochi olimpici e paralimpici 2024.

Ora, dopo il via libera dal Senato della scorsa settimana all’esenzione fiscale dell’entrata di Regione Lombardia nella proprietà dell’area del Parco monzese che accoglie il circuito brianzolo (e col Pirellone che verserà 20 milioni di euro per investimenti sull’autodromo), per Matteo Renzi il 6 settembre sarà una giornata di tutto riposo. Il tempo passa e i tifosi della formula uno si saranno già dimenticati che nei mesi scorsi Roma aveva tirato il freno a mano su Monza e il Gp d’Italia rischiava davvero di fermarsi. Per sempre.

Perché il governo aveva ancora una volta stoppato l’esenzione fiscale. Dopo lo stop all’emendamento nella legge di stabilità e successivamente nel decreto Milleproroghe, l’ennesima doccia fredda di marzo: emendamento non ammesso nemmeno nel decreto sulle Banche Popolari.