A Saronno aveva impiantato una centrale di riciclaggio di autovetture rubate. F.D.T., 46 anni, di Varedo, è stato arrestato giovedì dai carabinieri che hanno scoperto un giro d’affari consistente alimentato dalla vendita di pezzi di ricambio asportati da macchine risultate rubate tra le province di Milano, Varese e Monza Brianza.
Le vetture rubate (i ladri restano per il momento ignoti) venivano portate in via Vecchia Saronno, al confine con Solaro, dove il varedese insieme ad altre due persone, il figlio diciannovenne della compagna polacca e un minorenne di Cinisello Balsamo, entrambi denunciati e piede libero, le smontava per rivendere i pezzi.
L’indagine ha avuto inizio da una vicenda singolare, un’auto, una Opel Corsa,rubata due volte in una mattinata. Neppure il tempo di ricevere la comunicazione del ritrovamento che l’utilitaria era di nuovo scomparsa, ma i ladri sono stati traditi dal Gps. L’equipaggio del nucleo Radiomobile di Saronno si è messo sulle tracce della Opel, grazie al segnale del dispositivo satellitare, raggiungendo il deposito del varedese. Dove hanno notato tre individui armeggiare sulla Opel, in pochi minuti letteralmente smontata.
Quando i militari hanno fatto irruzione hanno trovato numerosi pezzi di vetture e libretti di circolazione e tagliandi assicurativi riconducibili a una trentina di vetture rubate. C’era anche un apparecchio elettronico che neutralizza i Gps e i sistemi di allarme. Il varedese, già noto per furto e ricettazione, è finito in carcere a Monza con l’accusa di riciclaggio di automobili. Le indagini proseguono: da rintracciare i ladri e gli acquirenti dei pezzi di ricambio.